Domenica 24 agosto 2014, durante la messa delle 11, nella parrocchiale di Sant’Efisio Martire a Capoterra saranno celebrate le nozze di Carlo Farigu e Giuseppina Bagnasco.
I due giovani, componenti dell’Associazione Folklorica e Culturale “Sa Scabitzada” di Capoterra, nel rispetto della tradizione hanno scelto di unirsi in matrimonio seguendo il rito e in abito sardo: questa sarà dunque la seconda occasione in cui la nostra cittadina potrà assistere alla rievocazione storica di un tipico matrimonio campidanese, dopo le nozze di Giuseppe Meloni ed Elvira Vargiu celebrate nel lontano 1972.
La cerimonia, all’epoca, salutò la nascita del Gruppo folk “Sa Scabitzada”, che lo stesso Giuseppe Meloni aveva fondato, appena due anni prima, assieme a Raimondo Usai; questo rinnovarsi dello stesso rito, a ormai quarantadue anni di distanza, è destinato anch’esso a fissarsi nella memoria collettiva venendo a coincidere con l’adesione di “Sa Scabitzada”, come socio aggregato, all’Associazione Turistica “Pro Loco” di Capoterra, ufficializzata appena il mese scorso.
Il rituale avrà inizio nella via Santa Barbara, presso casa Farigu, con la vestizione dello sposo da parte di congiunti e amici. In loro compagnia, su una “tracca” (antico carro agricolo) riccamente addobbata e trainata da buoi, Carlo si recherà quindi a prendere Giuseppina che a sua volta, assistita da parenti e amiche, avrà indossato gli antichi abiti e i gioielli sardi nella casa Dessì di via Cagliari (itinerario del corteo: via Santa Barbara, via Indipendenza, via Diaz, via Carlo Marx, via Cagliari). Dopo la tradizionale benedizione con sale, grano, petali di fiori e piccole monete, impartita dai rappresentanti dei genitori, gli sposi si recheranno in chiesa, con corteo solenne preceduto dai suonatori di launeddas ed organetto, per la celebrazione del matrimonio. La cerimonia sarà accompagnata dai canti in lingua sarda del Gruppo Folklorico “Sa Scabitzada” – Pro Loco Capoterra, mentre il parroco di Sant’Efisio, don Sandro Zucca, nell’occasione terrà in sardo l’omelia di rito.
Al termine, e ricevuta un’altra volta “sa gratzia” sul sagrato della chiesa, gli sposi saranno accompagnati alla loro casa coniugale, rappresentata simbolicamente dalla Casa Melis in Corso Gramsci, sede di rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Capoterra, per ricevere i saluti e gli auguri dei presenti.
L’iniziativa, che negli auspici degli organizzatori vorrebbe configurarsi come I^ Edizione del “Matrimonio Storico Capoterrese”, da poter ripetere anche nei prossimi anni, rappresenta l’ulteriore tappa di un affascinante viaggio alla riscoperta della più genuina identità storica capoterrese in cui, ormai da tempo, si trovano concordemente impegnati l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Dessì, la Pro Loco e il gruppo folk “Sa Scabitzada” di Capoterra.
Mauro Dadea
(Responsabile per le ricerche etnografiche dell’Associazione
Folklorica e Culturale “Sa Scabitzada” di Capoterra)