Un tempo, gli imbonitori cercavano di convincere la gente a comprare il biglietto per uno spettacolo declamando la presenza sul palcoscenico di un artista o addirittura di un’intera compagnia teatrale «di ritorno da una gloriosa tournée in Francia».
Di solito era tutto inventato, al contrario di quanto invece possono vantare i componenti dell’Associazione Folklorica e Culturale “Sa Scabitzada” di Capoterra, che davvero sono appena rientrati da un’impegnativa trasferta grazie alla quale hanno potuto far conoscere i canti e i balli della Sardegna a Quimper ed Ergué-Gabéric, in Bretagna (Francia nord-occidentale).
Quimper è un’importante cittadina di circa sessantacinquemila abitanti, capoluogo di dipartimento, ed Ergué-Gabéric è un comune limitrofo celebre per alcune sue industrie, leaders mondiali di settore, come quella che produce batterie al litio o quella della carta sottile per le bibbie.
I cugini d’oltralpe hanno molto apprezzato la bellezza delle nostre tradizioni musicali, tributando ai sedici giovani capoterresi protagonisti dell’evento un lusinghiero successo, la cui cronaca è raccontata in ben sette articoli di giornale usciti in pochi giorni sui due importanti quotidiani locali, “Ouest-France” e “Le Télégramme”.
La proposta di questo Rencontre Sardo-Bretonne è partita da Maria Cristina Farigu Baron, storica dell’arte e componente della Commission extra-municipale “Projet Culturel” del comune di Ergué-Gabéric, che l’ha immediatamente fatta propria assicurando la necessaria copertura finanziaria. L’iniziativa, quindi, è stata sposata anche dalla “Amicale Italia Bretagne” di Quimper, dinamica associazione dei circa centocinquanta italiani emigrati in zona, che si è messa a disposizione per ospitare la delegazione sarda.
Dopo una prima tappa (quasi d’obbligo) a Parigi, giovedì 20 maggio il gruppo “Sa Scabitzada” è stato ufficialmente accolto in Bretagna da Hervé Herry, maire (sindaco) di Ergué-Gabéric, nel corso di una cerimonia di benvenuto svoltasi presso l’attrezzatissimo centro culturale “l’Athéna”, di proprietà del comune. Dino Boero, segretario del gruppo folklorico e consigliere comunale di Capoterra, a sua volta ha salutato gli ospiti francesi a nome del proprio sindaco Giorgio Marongiu e dell’intera amministrazione di cui fa parte. Marie-Laure Le Meur, adjointe (assessore) alla cultura, ha inquadrato il fine settimana sardo nell’ambito della nuova programmazione del Centre Culturel l’Athéna, definendo la cultura come un fondamentale fattore di avvicinamento tra gli abitanti di diversi paesi e di diversa origine. Mauro Dadea, in veste di responsabile per le ricerche etnografiche dell’associazione, ha infine presentato il gruppo “Sa Scabitzada”, che nel 2010 festeggia il proprio quarantesimo anniversario, tracciandone un breve profilo storico e specificandone le finalità: registrare, preservare e trasmettere il patrimonio culturale immateriale rappresentato dai canti e dai balli sardi di tradizione orale.
La serata si è conclusa presso la sede dell’Amicale Italia Bretagna di Quimper, dove il presidente del sodalizio Michele Cioce e il suo vice Cosimo Tamborrino hanno rinnovato il benvenuto ai sardi, simboleggiato da uno scambio di doni con il presidente di “Sa Scabitzada” Gianni Marotto.
L’indomani, presso il Centro Culturale “l’Athéna”, è andata in scena la cultura, con due conferenze sulla storia della Sardegna nuragica e di Capoterra tenute rispettivamente da Dino Boero e dall’archeologo Mauro Dadea. Il pubblico, aiutato anche da numerose diapositive, ha seguito con molta attenzione il raffronto tra la civiltà megalitica sarda e quella bretone. A seguire una degustazione di prodotti tipici sardi, e un gioioso ballu tundu finale cui hanno preso parte anche il sindaco Herry e l’assessore Le Meur.
Sabato mattina il gruppo “Sa Scabitzada” si è quindi esibito nel cuore del bellissimo centro storico di Quimper. Per Daniela Mameli, vicepresidente dell’associazione, «rimarranno indimenticabili su ballu de sa Cruxi, eseguito sul sagrato della cattedrale gotica di San Corentino, e su ballu de sa stella sulla piazza del mercato medievale».
Domenica la serata finale, di nuovo sul palcoscenico del Centre Culturel l’Athéna, a Ergué-Gabéric. L’esibizione di “Sa Scabitzada” è stata preceduta da quella dell’Ensemble Lirzhin, un’orchestra di venti elementi, guidata dal maestro Pascal Rode, che ha eseguito numerosi brani tradizionali bretoni. Sulle note dell’organetto diatonico di Tore Agus e delle launeddas del giovanissimo virtuoso (appena sedicenne) Matteo Muscas, quindi, il gruppo folklorico capoterrese ha presentato venticinque canti e balli del proprio repertorio, tutti preceduti da un’introduzione critica che ne ha chiarito il significato agli spettatori francesi. Il pubblico ha particolarmente gradito l’omaggio dei goccius in onore del patrono locale, San Corentino Vescovo, e di un muttu longu di saluto alle città di Quimper ed Ergué-Gabéric, appositamente composti per l’occasione, applaudendo con entusiasmo i virtuosismi di sa Sciampitta e l’irresistibile carica comica di sa Fiudedda. Di grande interesse, poi, l’esperimento di contaminazione musicale tra la tradizione sarda e quella celtica, con una trallallera eseguita congiuntamente dai Lirzhin e da Sa Scabitzada che ha trasmesso la sua allegria a tutto il teatro.
Nel suo discorso conclusivo, il sindaco Hervé Herry ha ringraziato la madrina della manifestazione, Maria Cristina Farigu Baron, salutando la delegazione sarda con l’auspicio di un eventuale gemellaggio tra Ergué-Gaberic e Capoterra.
Cesare Valentini
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