INGREDIENTI
- Tordi;
- mirto;
- acqua;
- sale.
PREPARAZIONE
“Sa taccua” o “mazzo di grive” è costituita da un gruppo di 8 uccelli, tra tordi e merli. “Su Pilloi de Taccua” è per eccellenza il piatto tipico capoterrese più conosciuto. Spennare i tordi badando a non lacerarne la pelle, lavare il becco di ogni uccello, soprattutto nella parte interna, tagliare le zampette, quindi metterli a lessare in una grande pentola a fuoco vivo, per circa 16-18 minuti, in acqua bollente salata. Terminata la cottura, quando ancora i tordi sono molto caldi, salarli nuovamente nel dorso e nelle cosce e lasciarli sfreddare all’aria, pressarli con altri teneri rametti di mirto, in modo da farne assorbire tutto l’intenso profumo. Per ottenere il cosiddetto “mazzo di grive”, si devono legare i tordi fra loro infilando un sottile rametto di mirto, a cui è stata tolta la corteccia, nel becco d’ogni uccello, alternandoli, uno con il dorso rivolto verso il basso, e l’altro verso l’alto. Chiudere il rametto di mirto attorcigliando le due estremità. Cospargere con foglie di mirto un piatto da portata e sistemare sopra il mazzo di grive dopo che si è sfreddato, in modo che i tordi siano l’uno di fronte all’altro, ricoprire totalmente gli uccelli con foglie di mirto. Aspettare alcune ore prima di servire affinché le grive prendano il sapore del mirto.