CAPOTERRA, il sindaco Francesco Dessì ha scritto all’Università per affrontare il futuro della struttura. Ha affidato la delega al presidente della commissione Politiche comunitarie per rappresentarlo nei futuri vertici.
Ruiu: chiederemo al rettore la cessione gratuita. Ma bisogna far presto prima che di quelle strutture non resti un rudere. Ci sono furti continui di rame, gruppi elettrici, attrezzature, cavi e canali elettrici forzatura cabina elettrica principale, interruttori generali. In più ci sarebbe anche inquinamento per la perdita di gasolio e materiali ingombranti abbandonati. È urgente che quella struttura non sia dimenticata per il grande valore ambientale, senza stravolgere l’utilizzo culturale, scientifico e ricreativo legato all’osservazione del cielo e delle stelle.
Attività polifunzionali, didattiche e scientifiche, ostello della gioventù e un botanico e magari un osservatorio astronomico mobile.
Sono le idee emerse nella seduta della commissione Politiche comunitarie presieduta da Christian Ruiu a cui hanno presenti il vice Gianfranco Littarru, il segretario Giuseppe Cabiddu, Efisio Demuru, Pino Dessì, Veronica Pinna, Marco Zaccheddu, Giuseppe Fiume, Franco Magi e l’assessore all’Urbanistica Nuccio Arrais. Insomma mezzo Consiglio comunale per discutere dell’ex osservatorio astronomico di Poggio dei Pini. In più Marco Massa in rappresentanza del gruppo astrofili.
Prossimo passo dovrebbe essere, l’incontro con l’Università di Cagliari, proprietaria dell’area: “Chiederemo al rettore Giovannino Melis la cessione gratuita con la speranza che quella zona non stucchi l’interesse di qualche privato intenzionato ad acquistare – precisa Ruiu, che ha avuto la delega dal sindaco Francesco Dessì per rappresentarlo nei futuri vertici – ma bisogna far presto prima che di quelle strutture non resti un rudere…
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