Capoterra, contributo ambientale e debito di 6 milioni, il Comune non sapeva. Mallus: ho convocato la Commissione bilancio per discutere il caso Tecnocasic.
Sarà rivisto il Piano finanziario a ribasso e chiederemo di diminuire le tariffe.
“Il Tecnocasic deve al Comune 6 milioni di euro per il contributo ambientale”.
Quando Franco Magi del Psd’Az, ieri sera ha illustrato al Consiglio comunale l’articolata interpellanza che presentava al sindaco Francesco Dessì e all’assessore Tore Lai, tutti i rappresentanti sono cascati dalle nuvole.
Nessuno sapeva della norma 17/07 del 13 aprile 2004 della Giunta regionale, dice che c’è una la quota che spetta ai Comune dove sorgono gli inceneritori.
Diventa un contributo ambientale pari al 5 per cento. Nelle casse comunali dal 2004 ogni anno sarebbero dovute entrare oltre 845 mila euro:
“Altro il misero sconto di 209 mila euro.Siamo la pattumiera della provincia e ci spetta molto di più – prosegue Magi – quei soldi servono per alleggerire i tributi come la mazzata Tares”.
Nel palazzo municipale è il giorno della resa dei conti. È l’ora del risveglio dal lungo sonno grazie all’elettroshock che ieri sera Magi ha fatto in Aula. Giorgio Marongiu e Dessì chissà quante volte sono andati a battere i pugni sul tavolo della società che gestisce lo smaltimento rifiuti.
Ma la risposta era sempre la stessa: vi spetta solo uno sconticino.
Più volte hanno fatto sentire la loro voce Pino Baire, Nuccio Arrais, Giacomo Mallus, Giuseppe Cabiddu perché venisse aperta la vertenza Tecnocasic.
Adesso si scopre che nelle Casse comunali arriverà un tesoro e servirà a ridurre almeno del 40 per cento le tasse a 23 mila e 400 abitanti.
Stamattina grande fermento nella coalizione e già son partite con urgenza le convocazioni della commissione Bilancio per martedì e giovedì prossimo. All’ordine del giorno c’è proprio il mancato versamento della quota di contributo ambientale che il Tecnocasic dovrà versare, si dice con tanto di interessi.
Giovedì sarà rivisto il Piano finanziario e quindi i tributi tenendo conto del tesoretto che arriverà nel forziere di via Cagliari.
“Per anni anche in Consiglio abbiamo chiesto che ci venissero riconosciute delle compensazioni per il disagio ambientale e la risposta è sempre stata che al Casic già ci praticano uno sconto – lamenta il presidente dell’equipe Bilancio, Mallus (Pd) – oggi veniamo a sapere che la Regione aveva previsto questo contributo ambientale del 5 per cento e rimasto sempre occultato. Il tutto quando sappiamo che sta arrivando una bella tegola del conguaglio Tares sulla testa dei cittadini. La gente non sa che quello che abbiamo mandato qualche mese fa è solo un acconto, il saldo arriverà a il prossimo mese. Si parla di costi altissimi per bar e negozi e attività produttive. Anche per le abitazioni si profila un aumento del 70 per cento. A questo punto si chiederà che il Piano Finanziario che stima in 3 milioni e 300 mila i costi del servizio, venga adeguato a 2 milioni e 500 detraendo dai costi questo contributo”, conclude Mallus.
In altre parole si chiederà di abbassare le tariffe.
I rappresentati di maggioranza e minoranza, si chiedono come sia potuto sfuggire un malloppo di questa entità.
Per ben 9 anni nessuno conosceva la delibera regionale. Né i sindaci di questi ultimi anni, né il segretario, né dirigenti e neppure funzionari. Non è arrivata mai all’orecchio dei rappresentati del Comune nel Consiglio di amministrazione del Cacip.
Non hanno detto niente nemmeno gli assessori e consigliere regionali che hanno ottimo rapporto con il territorio. Mai scambiati due chiacchiere con gli altri sindaci che hanno a due passi dal paese l’inceneritore e godono del contributo come Villacidro.
Per quasi un decennio è rimasta occultata una norma così importante per le Casse comunale, quindi per i cittadini che avrebbero potuto godere di parecchi benefici.
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