La Coop Poggio dei Pini ha fatto ricorso al TAR per “costringere” la Regione a pronunciarsi, in termini positivi, a favore di una mastodontica colata di cemento nelle meravigliose colline del quartiere residenziale alle porte di Cagliari.
Senza addentrarsi nei dettagli della vicenda, altre funzioni con adeguata esperienza lo faranno meglio, preme rilevare come la richiesta appaia quasi al limite dell’assurdo. Si obietterà che la proprietà legale dei terreni è della Cooperativa, e che questa abbia il diritto di decidere, questo però non autorizza i suoi amministratori a pianificare uno scempio di questa portata. I boschi non appartengono alle singole persone, alla Società, indipendentemente dalle carte catastali, essi sono patrimonio di tutti come lo sono il lago, il fiume.
Tantomeno appare chiara la posizione del Comune che rimanda alla Regione eventuali sue future decisioni.
Lo sgomento generale per tale notizia, che parrebbe essere ignota agli stessi soci della Coop, secondo quanto riportato da alcuni blog locali, ci porta a riflettere sulla scarsa attenzione dell’uomo verso ciò che madre natura gli ha affidato.
E’ necessario fermare immediatamente questo scempio, che si aggiunge al disastro del 22 ottobre ed agli incendi estivi che stanno distruggendo, pezzo dopo pezzo, questo meraviglioso quartiere.
Per questa ragione non è concepibile che pochi amministratori decidano cosa e bene e cosa è male consegnare alle future generazioni.
L’augurio quindi è che il TAR decida per il bene della collettività, inducendo i soci della Coop (o i suoi amministratori?) ad un immediato ripensamento.
Gianleonardo Corda