Il candidato a sindaco dell’Ulivo Giorgio Marongiu, 45 anni, consulente finanziario sposato e padre di due figli è il nuovo sindaco di Capoterra, riuscendo a distaccare di oltre mille voti, Mariano Marras, 36 anni dipendente Saras, candidato a sindaco della Casa delle Libertà. Fino all’ultimo il Polo sperava che il vento soffiasse in loro favore anche da queste parti. Ma così non è stato, perché l’elettorato ha puntato su Giorgio Marongiu, premiando così, la coalizione di centrosinistra. L’Ulivo ha raggiunto quota seimila voti, contro i cinquemila del Polo. Un distacco del dieci per cento.
“Avete fatto delle considerazioni politiche?”
“Abbiamo ringraziato i cittadini che hanno dato fiducia al centrosinistra e alla mia persona. Garantisco di essere il sindaco di tutti. Questo significa che il sistema elettorale fondato sull’alternanza funziona. Il Polo ha governato male dal 1997 e ad concluso peggio, affidando Capoterra al commissario prefettizio”.
“Quali sono i problemi più urgenti da risolvere?”
“Capoterra soffre di un abbandono durato per troppo tempo. Quindi è fondamentale renderla vivibile, dinamica. Scongiurare, la minaccia di una città dormitorio. Quindi diventa fondamentale la realizzazioni di infrastrutture per il terziario avanzato”.
“I giorni scorsi il tecnici hanno presentato in comune il piano urbanistico. Quando verrà discusso in consiglio comunale?”.
“Il piano urbanistico va visto nell’insieme dello sviluppo urbanistico ed economico del territorio. Ma soprattutto, va rivisto nella messa in sicurezza del territorio. Capoterra è una zona a forte rischio alluvioni. E dal nubifragio del novembre 1999 non è stato fatto niente”.
“Capoterra si è estende per un vasta zona con varie residenze, che intendete fare per formare una comunità”.
“E’ stato il nostro perno portante. Per questo abbiamo eletto ben sei consiglieri comunali delle zone residenziali. Vorrei che i capoterresi formassero una vera comunità. Inoltre è fondamentale portare i servizi assenti, come il servizio della nettezza urbana e l’illuminazione pubblica, l’acqua a tutti i cittadini obbligando i lottizzanti a rispettare le convenzioni. Compatibilmente alle risorse finanziarie, assieme ai comitati di quartiere valuteremo le priorità da realizzare”.
“Che cosa intende fare per rendere Capoterra più decorosa?”
“Il senso del decoro, migliora la qualità della vita. Noi abbiamo governato fino al 1997 e abbiamo realizzato piazze, il verde pubblico che con l’amministrazione di centrodestra guidata da Baire ha lasciato in un totale abbandono. Ora ricominciamo”.