Ritengo si possa essere tutti d’accordo che specifico dovere del Consiglio Comunale, in tutta la sua interezza, è adoperarsi per un buono ed efficace governo dei propri amministrati. Questo dovere, noi amministratori, possiamo assolverlo:
– o con l’apporto di utili proposte, attraverso un fitto dialogo e confronto tra tutte le componenti politiche dell’Assemblea Consiliare;
– o evidenziando eventuali omissioni e distonie che impediscono o frenano un armonico e saggio governo dei propri amministrati;
Per quanto ci riguarda, avremmo di certo preferito essere propositivi e concertare, senza discernimenti di collocazioni partitiche, le migliori strategie necessarie ad una buona amministrazione.
Purtroppo le ormai croniche e perforanti otiti di cui patisce questo esecutivo, ci relegano al semplice ma utilissimo rango di “sentinelle”.
Se “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”, tale ruolo non ci dispiace anzi…
E’ deleterio che questa Maggioranza stia amministrando male. Ma è doppiamente deleterio e addirittura ridicolo che, stando alle frequenti dichiarazioni di taluni membri di codesto Esecutivo, sia sfrontatamente convinta o, meglio, voglia far credere di amministrare bene.
Fossimo noi della Minoranza ad insinuare una impasse amministrativa quale l’attuale, la boutade potrebbe essere d’immediata e scontata collocazione in quello che, sommariamente, viene definito “il gioco delle parti”.
Quando invece, come purtroppo nell’ambascia locale, la pessima certificazione amministrativa viene sancita, da cittadini inviperiti e financo esausti che reclamano, giusti diritti, indispensabili servizi, regolari attenzioni da parte di chi li governa, allora il malessere non può essere ascritto, in alcun modo, ad abusato copione ma assurge ad urticante ed asfissiante realtà.
Come mai, nonostante il pesante fardello di malessere che obera questa nostra comunità e ne frena la necessaria crescita socio-culturale, taluni, irresponsabilmente testardi a qualsiasi sollecitazione di confronto e programmazione amministrativa, continuano a contrabbandare, con la gracchiante voce d’uno spudorata falsità, che in quel di Capoterra v’è buon governo?
Di grazia, quale buon governo?
Forse quello delle grevi e penose elemosine elargite a disperati naufraghi ormai allo stremo per i continui e violenti marosi della quotidianità?
O quello, giusto per usare un educato eufemismo, di quella devota e viscida falange di “netturbini dell’orifizio anale” che, uniti dal super-attak clientelare, per esclusivo tornaconto personale, continuano imperterriti ad intonarVi, un insensato e stonatissimo Magnificat in vece del dovuto e necessario De Profundis?
E’ buon governo non aver dotato ancora, nonostante le rancide e nauseabonde polpette cucinate nel periodo elettorale prossimo e remoto, – quando peraltro non v’era l’attuale “comoda scusante” dei Piani Paesaggistici Regionali – il nostro territorio di un adeguato, urgentissimo ed indispensabile Piano Urbanistico Comunale (PUC)?
E’ buon governo turlupinare, come sinora è stato fatto, il comparto artigianale, ovvero l’asse portante dell’economia capoterrese, decantando l’imminenza di uno strabiliante ed avveniristico PIP (Piano Insediamenti Produttivi) che, allo stato attuale, ha la meschina connotazione d’un amorfo aborto?
E’ buon governo disperdere, in mille ed illogici rivoli, preziose seppur risicate provvidenze finanziarie per indigenti senza tetto e non adoperarsi, in concreto, per una definitiva soluzione del problema abitativo, edificando decorosi e sicuri domicili per le fasce sociali più deboli, attraverso l’opportunità del PEP (Piano Edilizia Popolare)? E’ buon governo applicare leggi e regolamenti non con la dovuta giustizia, perizia ed equità ma a propria personale discrezionalità, secondo vicissitudini parentali o clientelari, lottizzando persino i loculi cimiteriali sì da calpestare e infettare spudoratamente persino l’inviolabile sacralità della Morte ? Vergogna!
Al cospetto di tali squallidissimi atti è davvero una fortuna che tutti, politici compresi, si debba inevitabilmente morire.
In attesa del proprio trapasso all’Ade, taluno farebbe bene a leggersi il componimento “A livella” del geniale Principe de Curtis e acquisirne, per il restante del proprio esistere terreno, i sapienti insegnamenti. Memento homo quia pulvis est…et in pulverem reverteris ! (Ricordati uomo che sei polvere ed in polvere dovrai tornare)
E infine buon governo che taluni membri di questa maggioranza, di fronte all’arrogante, tracotante, carbonara condotta dei Triumviri dell’Esecutivo, fuori dal Palazzo si strappino indignati le vesti e che, successivamente, all’interno del Palazzo, in questo consesso consiliare, a guisa di docili cocker stiano a scodinzolare paciosi obbedendo ad insulsi ordini di scuderia in nome del quieto vivere ?
Di grazia Signori: ma è vivere questo? E’ dignità umana e responsabilità politica questa? Riconosciamo altri valori oltre quelli bollati?
Fate Voi ! Noi non giudichiamo, osserviamo, constatiamo. Punto e basta!
Riteniamo giusto ed encomiabile che, talvolta, l’Assessore all’Urbanistica solleciti, da parte della minoranza cui apparteniamo, domande intelligenti.
Stia tranquillo le avrà e di sostanziale corposità appena ci verranno presentati, da parte di Codesta Maggioranza, “programmi intelligenti” su cui discutere.
Sin quando la vostra azione amministrativa verterà semplicemente sul vacuo effimero, su baccanali di malloreddus, favate e affini, credeteci è già abbastanza impegnativo per noi salvaguardare l’integrità dei nostri “pendagli orchitici”.
Ancora una volta, l’ennesima, solo improrogabili scadenze di legge Vi hanno costretto alla convocazione dell’Assemblea Consiliare. Bravi ragazzi!
Fate pure come meglio Vi aggrada, sin quando numeri e non idee vi sorreggeranno.
Sappiate comunque che, chi Vi parla, non intende, né ora né in futuro, rivestire i panni del “magno notaro” e ridursi a ratificare nel gioco degli “Affari Vostri” le decisioni assunte dai Triumviri nelle secrete stanze.
Decisioni di cui, spesso, non vengono sufficientemente resi edotti e partecipi, come legge e buona educazione comanda, neppure tutti i membri di Codesta Maggioranza.
Pertanto, in totale e cosciente disprezzo della vostra tracotante condotta, oggi, in questa assemblea consiliare noi non presenzieremo ad alcuna votazione, fermo restando il nostro totale ed indomito impegno per la salvaguardia e la tutela dei sacrosanti diritti di tutti i nostri concittadini.
Infine, a conclusione di questo nostro intervento, sollecitiamo chi di dovere perché ci notifichi immediatamente, come da noi richiesto, le giustificazioni scritte relative alle omissioni d’atti di cui abbiam trattato nella precedente assemblea consiliare e riferentesi al protocollo n. 23328 del 29.08.2007.
Capoterra, 2 ottobre 2007
Il Consigliere Comunale
Franco Bayre