Botta e risposta al limite della rissa tra i banchi del consiglio comunale che si è tenuto mercoledì sera. La discussione è nata dall’interrogazione che i consiglieri del Polo, hanno rivolto al sindaco dell’Ulivo, Giorgio Marongiu. “Vorremo sapere il perché della sospensione dei lavori per la realizzazione della condotta fognaria che dalla località Sant’Angelo arriva in prossimità della 195 – chiede Pino Baire, portavoce della minoranza – si ricorda, che i lavori sono necessari per dare i servizi al piano che gli artigiani attendono da decenni”. L’interrogazione, si è trasformata in un boomerang per i consiglieri delle Casa delle Libertà. Perché il sindaco Marongiu ha ribadito che l’inutile opera è stata avviata lo scorso anno dalla giunta di centrodestra: “Per realizzare la rete fognaria per i piani degli insediamenti produttivi, la giunta Baire ha utilizzato i cinquecento milioni che servivano per risolvere i problemi della rete fognaria di via Teulada e delle zone limitrofe. Inoltre, far passare la rete fognaria da Sant’Angelo verso la strada provinciale sarebbe costato un terzo, anziché farla arrivare fino alla Maddalena Spiaggia. I lavori avviati non sono altro che sperpero di denaro pubblico –continua il capo dell’esecutivo– con i tre miliardi a disposizione per la zona artigianale, avremmo pagato gli espropri e realizzato l’urbanizzazione dei lotti. E già si parla di lotti destinati a restare invenduti per il prezzo esorbitante che si aggira intorno alle centocinquantamila al metro quadro che pochissimi imprenditori potrebbero spendere. Intanto il problema non di facile soluzione pare che sia destinato ad arrivare fino alla Corte dei Conti.