Non passa giorno senza che veda transitare decine di ambulanze, cercando di farsi spazio fra due affollatissime file contrapposte di mezzi motorizzati, autobotti e autovetture. Non c’è giorno che non si verifichi un incidente o che qualcuno corra dei seri pericoli di incolumità.
Quanto personalmente visto in questi anni mi riporta alla mente la signora paraplegica che tutti le sere si reca a Su Loi accompagnata in carrozzella e che per potervisi recare deve, necessariamente, attraversare la strada senza alcuna striscia pedonale o sottopassaggio, proprio come, fino a ieri, facevano tanti genitori che accompagnavano i propri figli alla scuola elementare o i fedeli che vanno a Messa alla chiesetta di Sant’Efisio a Su Loi o i ragazzi che vanno al campo di calcio o in spiaggia o coloro che, abitando nelle lottizzazioni del lato occidentale, quotidianamente devono necessariamente immettersi nella 195, per poter andare a lavorare o che per poter rientrare a casa devono percorrere tanta strada in più come ai residenti della lottizzazione Picciau. Non c’è giorno, prima di uscire di casa, che non pensi: ritornerò a casa e quando? La vita per noi tutti, quindi, è una quotidiana scommessa di sopravvivenza.
Paradossalemente da quando sono iniziati questi interminabili lavori di “messa in sicurezza della Strada”, ogni giorno, ci sono tristi novità. La percorrenza non è quasi mai la stessa e i tempi si sono notevolmente allungati: magari potessimo almeno andare a 50 km orari! Nascono improvvisamente deviazioni, problematiche rotatorie, nuovi e contraddittori cartelli, inopportune e soffocanti ringhiere, ampi e alti marcapiedi, talmente larghi da sacrificare l’asse stradale e scorgere a lato degli stessi, fasce di terreno libero che avrebbero potuto essere utilizzate per ampliare la carreggiata. E cosa dire delle importanti e vitali aree di sosta temporanea che sono state …“fatte sparire?”. Insomma si è declassata la strada da statale in rionale! Tutto bene, se ci fosse una doverosa alternativa. Il problema è che la “nuova strada statale non c’è”. Perché, fintanto che non sarà ultimata la nuova strada non si eliminano tutti i problemi causati da questa “ipocrita messa in sicurezza”, per rendere più agile e funzionale il traffico degli autoveicoli? Se cosi non fosse …cosa dovremmo fare? Continuare a soffrire in silenzio…piangere i defunti… pagare di persona le conseguenze delle scelte volute da un’ottusa classe politica e da un’inidonea e miope amministrazione locale, comunque, da noi eletta e sostenuta? Chissà, forse, nel 2010 avremo la nuova strada! Purtroppo, mano alle statistiche sugli incidenti, ci vorrano ancora una trentina di morti. Signori, fermiamoci un attimo a riflettere: “Ma quanto vale, oggi, la nostra vità?”.
Cosa ne pensate al riguardo?
Un residente pendolare