Lo spirito della lottizzazione Poggio dei Pini si fondava su un equilibrio tra uomo ed ambiente, che vedeva una netta prevalenza di quest’ultimo. Si scelse pertanto uno sviluppo estensivo che conciliasse volumi e verde. Con questa variante si sovverte completamente questo modello. Infatti dietro la dichiarata riduzione di inverosimili volumetrie, di fatto si va a saturare le zone verdi esistenti, le pinete, le aree boscate, i polmoni naturali che facevano da diaframma tra gruppi di lotti. Si vorrebbe dunque andare verso uno sfruttamento estensivo del territorio, contrario al pronunciamento della maggioranza dei soci nel referendum degli anni ’90. Non si trova più rispetto neppure per uno dei pochi beni identitari della Cooperativa Poggio dei Pini, censito come tale anche nel Piano Paesaggistico Regionale, la sede del Grusap, che questo Consiglio di Amministrazione pensa di abbattere per realizzarvi nuovi lotti, cancellando così un pezzo di storia della nostra comunità, l’impegno di tanti giovani poggini a tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Si distruggono inoltre le pinete storiche di Pauliara e di Sa Birdiera, creando potenziali situazioni di conflitto coi soci che a suo tempo scelsero i propri lotti proprio in considerazione della loro prossimità a tali aree verdi.
Un dato appare cogliere in pieno la portata dell’intervento: si passerebbe dagli attuali 1800 residenti ad un numero di abitanti insediabili più che raddoppiato, pari a 3995 abitanti!!! In realtà questa variante non potrà fare molta strada: oltre il buon senso vi ostano le norme urbanistiche paesistiche vigenti che non hanno consentito al Comune di Capoterra il rilascio di alcun parere favorevole.
Senza tali pareri preliminari la trasmissione della variante ad intesa assume il sapore di un atteggiamento pilatesco dell’amministrazione comunale, che delega alla Regione l’ingrato compito di formulare il diniego.
Il Consigliere Comunale
Franco Magi