Capoterra, festa a metà nel Corso: tristezza per Secci Casa.
La Gastronomia di Dori e Lina, dopo cinque anni, chiuderà il 31 dicembre: troppe tasse.
I commercianti sperano che il nuovo market riesca a far resuscitare il Centro.
Le fioriere, l’isola pedonale per un centro storico che non esiste e i negozi che non riescono a far fronte alle spese e abbassano le serrande.
Si aggiunge poi, l’affitto troppo alto e le insormontabili tasse.
Oggi, ha chiuso Secci Casa, in corso Gramsci, il centro specializzato in arredo per bagno, mattonelle, caminetti, cucine in muratura. Smantellano e caricano su un camioncino.
“Non ce la facciamo più. Affitti alti e le persone oggi prima di pensare all’arredamento, al parquets oppure agli accessori hanno ben altro su cui puntare . Inoltre, l’affitto è troppo alto”, commenta con amarezza, il commesso che si occupava del centro e nei prossimo giorni sarà trasferito a Villasor.
Intanto, nella strada parallela, in via Vittorio Emanuele, la Gastronomia delle sorelle Dori e Lina Dessì, rimarrà aperta sino all’ultimo dell’anno.
I clienti potranno guastare le pietanze prelibate ancora per poco.
Dopo cinque anni di fornelli e di impegno sono costrette a buttare la spugna: “Troppe tasse. Non si può lavorare con una pressione fiscale alle stelle che fa fuori oltre la metà degli incassi”, lamentano con amarezza le titolari dell’importante centro culinario.
I commercianti, guardano con in cuore in gola, pensando a quanta tristezza ci sia non poter continuare la propria attività.
Qualche passo più su, dove i mesi scorsi ha abbassato le serrande la Profumeria Limoni, i commessi e il proprietario Alessandro Aramu, si danno un gran da fare, per ultimare i preparativi.
Quel vasto locale domani alle 7.30 solleverà le serrande con il discount il Puntodì.
Ha allargato la sua attività dopo quello già in funzione dall’altro capo del Corso, nei pressi di Piazza Verde e uno a Sarroch.
“Abbiamo scommesso sulla qualità e sui prezzi bassi – precisa il titolare – è un investimento. Speriamo che i clienti rispondano”.
Già, il cibo non conosce crisi, tanto meglio se è di qualità e fa risparmiare alle famiglie.
Una festa a metà nel Corso, il centro Secci Casa che chiude e fra poco meno di un mese anche la Gastronomia.
Ma i commercianti guardano con ammirazione l’apertura del nuovo market e sperano che il centro si popoli e riprenda il via vai di persone.
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