Decolla dopo 30 anni a Capoterra l’area per gli insediamenti produttivi, il Pip di Sant’Angelo: il primo artigiano ha già realizzato il basamento per il suo laboratorio di infissi in alluminio. Il suo progetto, dopo vari stop dagli uffici tecnici comunali, nei giorni scorsi ha avuto l’ok e la ruspa ha scavato per gettare le fondamenta. “Ho acquistato il terreno grazie alle agevolazioni offerte dal Comune – spiega il giovane artigiano Paolo Farigu, 37 anni che ha seguito le orme del padre. Di questi tempi guida l’attività perché non ha dipendenti – la crisi si sente ma a forza di fare sacrifici cerchiamo di andare avanti. La zona di Sant’Angelo mi dà visibilità. Mi auguro diventi una vetrina. Lì posso lavorare all’aperto ed avere un po’ di materiali di scorta come ad esempio una cassa di vetri. Invece, l’esposizione resterà in via Marconi. Per ora ho gettato le basi e prevedo di terminare il capannone nei prossimi tre anni, perché sarà il mio primo obiettivo da raggiungere”.
1100 metri quadri già urbanizzati a 20 euro al metro quadro che il giovane imprenditore, grazie alle agevolazioni, ha pagato in due anni.
Al momento il primo lotto ha avviato i lavori e si spera che gli altri lo seguiranno a breve.
Il Pip ha trent’anni di storia, un’eternità per chi aveva intenzione di avviare l’attività. Le lotte sono iniziate da decenni ma per alcuni ormai si è fatto tardi. Troppo anziani per imbarcarsi in progetti, autorizzazioni e richiesta di mutuo. Arriva prima la pensione che tutte le autorizzazioni per tirar su il laboratorio.
39 lotti realizzati e già urbanizzati, 13 venduti ma al momento solo uno ha dato avvio alla zona che rischiava di diventare una cattedrale nel deserto.
La Giunta comunale ha realizzato l’incubatore multiaziendale di imprese, costato poco meno di 400 mila euro. È un enorme capannone per affittare in un primo momento agli imprenditori che non possono fare il grande passo ed acquistare un lotto.
L’area artigianale lungo la provinciale e a pochi chilometri dalla Sulcitana si spera diventi a breve la zona degli artigiani, nel vero senso della parola. Un imprenditore è stato il pioniere su una zona che in pochi hanno scommesso potesse decollare. Nonostante la crisi Paolo Farigu, ha scommesso tutti i guadagni dei prossimi tre anni per tirar la nuova struttura e spostare così l’officina di via Marconi.
A due passi, il Centro Meccano, altra scommessa dell’Amministrazione comunale prima di Giorgio Marongiu ed ora di Francesco Dessì. Entro l’anno aprirà un centro congressi, ristoro, un luogo da vivere nelle 24 ore per persone di tutte le età, bambini inclusi perché nell’ampio spazio verde sarà allestito un attrezzato parco giochi. Per il centro Quirino Mullano, di Capoterra che opera nel campo della ristorazione, ha un grande progetto e se andrà in porto con successo, inizialmente darà lavoro almeno a 10 persone, qualificate e specializzate nei vari settori.
Considerata la crisi e la disoccupazione di questi tempi, avere un po’ di quattrini da mettere da parte per investire è già una grande scommessa.
Al momenti i due giovani imprenditori hanno lanciato la sfida e attendono che nell’area artigianale ci sia il tutto esaurito. Nella foto Paolo Farigu.
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