CAPOTERRA, in rete la stazione meteorologica.
Fornisce in tempo reale i fenomeni atmosferici. Informa i cittadini com’è la situazione nel proprio territorio.
I dati nel sito istituzionale del comune.
Finalmente è in rete la stazione meteorologica.
Da tempo era la centralina era sul tetto del palazzo municipale di via Cagliari, ma non in funzione.
Nel sito istituzionale del comune si possono leggere i dati continuamente aggiornati.
Il presidente del Consiglio, Giorgio Marongiu, a fine novembre scorso proprio durante l’apertura dell’Assemblea civica, aveva sollecitato il sindaco Francesco Dessì di occuparsene al più presto (link articolo).
Adesso non resta che sollevare le braccia in segno di vittoria.
L’iniziativa è stata resa nota, ieri pomeriggio, dal presidente della commissione Bilancio, Giacomo Mallus: “È un’ottima iniziativa. Tutti possono accedere in qualunque momento ai dati della nostra stazione meteorologica”.
Gli fa eco il capogruppo del Pd Marco Zaccheddu: “Abbiamo avviato un’importante strumento di controllo delle precipitazioni, umidità, vento con pochi soldi. La centralina prende i dati dal computer del dirigente Enrico Concas e li immette in rete”.
Non solo è un passo importante per l’amministrazione comunale ma anche per i cittadini costretti a convivere con l’incubo alluvione.
“Insieme ai pluviometri regionali abbiamo un’idea sempre più precisa di ciò che sta avvenendo”, commenta Luca Salvetti, vice presidente dell’associazione “22 ottobre” che oltre un anno fa aveva presentato la richiesta alla Provincia di Cagliari per acquistare e installare una rete volontaria di osservazione pluviometrica.
I dati raccolti da ogni stazione meteo vengono elaborati dal web server contenuto in ogni apparato e pubblicati sulla rete in un sito di servizio il cui link sarà riportato nel nostro sito istituzionale.
Sofisticata apparecchiatura per controllare dal computer il livello del Rio San Gerolamo e che cosa succede nel territorio.
Questo per non dimenticare la morte e distruzione lasciata dal ciclone Cleopatra del 18 novembre scorso e il 22 ottobre del 2008. Capita che i fax della Protezione civile regionale durante le emergenze arrivino di sabato sera negli uffici comunali quando nessuno può lanciare l’sos.
Probabilmente le udienze in corso nel tribunale di Cagliari per le quattro vittime dell’alluvione di cinque anni fa, sicuramente ha fatto scattare la prassi della prevenzione.
Oltre 160 parti civili. Otto gli imputati tra tecnici e amministratori locali, chiamati a vario titolo a rispondere dall’accusa di omicidio colposo, inondazione colposa e rifiuto d’atti d’ufficio.
Si volta pagina.
E la stazione meteorologica fornisce in tempo reale i fenomeni atmosferici.
Informa i cittadini com’è la situazione nel proprio territorio.
Un modo per le amministrazioni comunali di sopperire alle inefficienze, dei fax e comunicati che arrivano a tarda notte quando gli uffici sono chiusi e non è più possibile attivare tutte quelle procedure scritte nel protocollo quando c’è l’emergenza e non dev’essere perso neppure un minuto.
Immediatamente deve scattare l’allerta e l’avviso ai cittadini.
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