Demuru: sconto IMU per chi dà casa in comodato gratuito ai parenti primo grado

Capoterra, Demuru: un aiuto in questo difficile momento, gli eccessivi tributi rischiano di far vendere le proprietà.
Il Consigliere comunale del Pd, Efisio Demuru, questo pomeriggio ha presentato alla Commissione Bilancio presieduta da Giacomo Mallus, la proposta di recepimento della norma nazionale che consente ai proprietari che danno in comodato d’uso gratuito un’abitazione ai parenti di primo grado uno sconto dell’Imu.
“Un aiuto a chi cede la seconda casa gratuitamente ai parenti prossimi – dice Demuru – oggi chi ha un’altra casa è considerato ricco e viene tartassato. Molti, hanno ricevuto in eredità e per colpa della crisi non possono certo vendere per pagare i tributi”.
A breve arriverà anche il saldo della Tares a cui vanno aggiunti le altre tasse, iniziando dall’Imu.
Proprio stasera il Senato ha approvato con 175 voti favorevoli il decreto legge che abolisce la prima rata Imu. Il provvedimento è ora legge.
Da quanto si dice, la volontà del governo è quella di eliminare l’imposta.
È stato detto nell’assemblea dell’Anci a Firenze. Restano da trovare una montagna di quattrini chissà da quale fondo.

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Macchiareddu centrale a biomassa: discussione in consiglio comunale

Capoterra, assemblea civica per acquisire più informazioni sull’impianto. Polemiche per l’ora mattutina: penalizza i lavoratori. Della realizzazione dell’impianto a biomassa che sta sorgendo a Macchiareddu in territorio di Assemini, se ne parlerà in Consiglio comunale, martedì prossimo alle 8.30.
Non sono mancate le polemiche per l’ora scelta: “Penalizza i lavoratori e molti non potranno partecipare”, hanno lamentato in parecchi.
Un’assemblea richiesta da un gruppo di cittadini che aveva presentato agli uffici del palazzo municipale una raccolta di 350 firme proprio perché la questione fosse affrontata.
Il presidente del Consiglio, Giorgio Marongiu ha accolto la petizione, ha mobilitato gli uffici perché chiedessero all’assessorato regionale all’Ambiente tutto l’incartamento che riguardava l’impianto.
“Vorrei che fosse una discussione sulle carte e sulle certezze – ha detto Marongiu – in modo che si diffondano dati chiari”.
Sulla stessa linea si muove Giacomo Mallus del Pd: “Vorremo che la questione non si affronti la con pregiudizio. La centrale dovrebbe sfruttare combustibile biologico e quindi che gode degli incentivi previsti per le energie alternative. Siamo disponibili ad un confronto di opinioni anche perché il nostro Comune non fa parte della Conferenza dei Servizi e quindi non abbiamo potuto seguire l’iter presentare a suo tempo la nostra posizione”.
In tutti i casi quel che è fatto non si può disfare.
L’impianto ha tutte le autorizzazioni. È in regola.
Ha ottenuto anche la tanto temuta, Via, la Valutazione di Impatto ambientale.
Nel 2009-2010 ad Assemini ci son state delle Assemblee civiche dove il progetto è stato presentato e discusso anche con i cittadini. Adesso, pare che a quegli incontri abbia partecipato nessuno.
Anche ad Assemini, la questione, probabilmente, il prossimo mese, su richiesta di Fortza Paris ed Enrico Salis di Sel, sarà discussa nel palazzo comunale di via Monti.
L’impianto di Machareddu ha avuto l’ok dall’Unione europea e dallo Stato allargando i cordoni della borsa per 180 milioni di euro.
L’obiettivo è quello di riconvertire l’ex zuccherificio di Villasor e la filiera agricola a lui collegato.
L’impianto, secondo i vincoli, dovrà essere alimentato da biomassa locale, coltivata in zona. Quindi gli incentivi sull’energia verde ci sono e si sfruttano. La centrale comprende una caldaia a biomasse, due gruppi ad olio vegetale, un impianto a biogas e un piccolo fotovoltaico, sarà attiva 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, per un totale di 8 mila ore.
Per alimentare la caldaia e i gruppi a olio vegetale servono quasi 340 mila tonnellate di biomassa all’anno. Ciminiere sempre fumanti, una produzione a ciclo continuo che porterà nelle casse della PowerCrop decine di milioni di euro.
L’impianto è di proprietà della Società PowerCrop “Alle radici dell’energia” di Sesto San Giovanni. Sarà da 73 megawatt, un generatore a biogas di 5,6 megawatt e un generatore a olio vegetale di 27 megawatt.
L’energia prodotta il 12 per cento sarà destinata ad alimentare l’impianto, il resto dovrebbe essere immesso nella Rete Nazionale.
I motori a pieno regime dovrebbero lavorare quasi 340 mila tonnellate l’anno di biomassa per sviluppare 50 megawatt. Dovrebbe produrre energia verde, quindi rientra nelle così dette fonti alternative è scritto nell’Accordo di Programma chiamato: “Progetto di Riconversione di Villasor”.
L’obiettivo è quello di riavviare la bieticoltura che faceva capo agli zuccherifici dismessi della Eridania Sadam, Gruppo Maccaferri. Insomma diventerebbe, una sorta di rilancio del settore agricolo e delle barbabietole da zucchero che d’ora in poi saranno coltivate per produrre energia.
Non solo, ma brucerà tutto ciò che è biodegradabile, quindi anche scarti animali.

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Alluvione 2008: davanti al palazzo regionale per ricordare morte e distruzione

Cagliari, Carcangiu: tutto è rimasto come allora. Pericolo per i canali di scolo delle acque piovane nella statale 195. Da quel maledetto 22 ottobre del 2008, quando la furia dell’acqua uccise 4 persone, l’associazione “Capoterra, solidarietà e pari dignità” manifesta nel palazzo regionale in via Roma a Cagliari.
Un’assemblea per non dimenticare che la questione sicurezza idrogeologica del territorio non ha fatto passo avanti: “Tutto è rimasto come allora – denuncia il presidente dell’associazione, Carlo Carcangiu – la foce e i canali dei fiume da ripulire. La sistemazione dei fiumi Masoni e S’ollastu e il Rio San Gerolamo senza trascurare i ponti a Su Loi e i canali di scolo nella statale di competenza Anas.
L’illuminazione sempre spenta nella Sulcitana e le ringhiere divelte dagli automobilisti.
Ecco noi, tutti gli anni ricordiamo a che punto è la questione sicurezza e constatiamo che la strada per attenuare il rischio idrogeologico è ancora tutta in salita”.
Stamattina, in tanti hanno ricordato il dramma di 5 anni fa. In parecchi hanno perso casa e affetti.
Il 22 ottobre, alle 5.30 le bombe d’acqua cadevano su tutto il territorio, in poco meno di un’ora era scesa tanta di quell’acqua che le sponde dei fiumi non hanno retto.
Acqua e fango dovunque da monte a valle precipitavano come proiettili.
In alcune ore, il territorio circostante cambiò la morfologia. Irriconoscibile.
La potenza dell’acqua piombò anche sulla scuola materna di Rio San Gerolamo, fortunatamente, gli alunni non erano ancora entrati.
Gli insegnanti che in quel momenti si trovavano nell’edificio, trovano scampo sul tetto.
Una mattinata di routine per i dannati della Sulcitana, si trasforma in tragedia. Le auto spostate da una parte all’altra come birilli e un’insegnante che da Iglesias andava a Pula, fu inghiottita dall’onda di fango.
Un 22 ottobre, difficile da dimenticare per le ferite ancora visibili del territorio ma ancor di più per i traumi difficili da sublimare.
Basta che si preannuncia un allarme meteo e i residenti delle zone più colpite, Frutti d’Oro e Rio San Gerolamo non dormono sonni tranquilli.
“Le promesse in questa campagna elettorale, per le regionale ci sono – continua Carcangiu – ma i ritardi, non hanno consentito alle persone che hanno subito l’alluvione, con gravi danni alle abitazioni, ai mobili e ai veicoli, di riacquistare la serenità andata perduta quel tragico 22 ottobre, ci furono 4 morti e ha creato insicurezza nell’intera comunità. La battaglia per il riassetto idrogeologico del territorio la combattiamo tutti insieme”.

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AMATORI CAPOTERRA VS ZHERMAK BADIA 16-16

Il Capoterra pareggia per 16 a 16 con il Badia nell’incontro valido per la terza giornata del campionato Nazionale di serie A girone 2.

Una Gara condizionata dall’espulsione dell’ala giallo rossa Mariano Bousmina che al 22’ del primo tempo costringeva il Capoterra a rimanere in quattordici uomini per sessanta minuti.

Nel primo tempo passavano in vantaggio gli ospiti grazie a due calci di punizione del mediano di apertura Berchesi che centrava i pali al 3’ e al 21’(0-6). Al 24’ scossone del Capoterra che nonostante l’inferiorità numerica dettava il ritmo gara piazzandosi nella metà campo del Badia, il forcing della squadra di Queirolo portava il Capoterra al pareggio nei minuti di recupero del primo tempo, Marco Anversa centrava i pali su calcio di punizione al 42’ e al 44’ chiudendo la prima frazione di gioco sul 6 a 6.

Nella ripresa il Capoterra rimetteva a posto la rimessa laterale, non troppo precisa nel primo tempo, e proprio da una rimessa laterale al 4’ del secondo tempo Younes Anouer (Man of The Match a fine gara) veniva fermato sulla linea di meta dopo un bel drive maul. Al 5’ arrivava la prima meta dell’incontro; Sainas depositava l’ovale oltre la linea di meta dopo un altro drive maul da rimessa laterale, Anversa trasformava (13-6 ). Al 10’ i giallorossi cercavano di prendere il largo, Anversa centrava i pali su calcio di punizione (16-6). Al 16’Alex Panetti era costretto a lasciare il campo per problemi muscolari, al suo posto Gabriele Ambus, sei minuti più tardi, al 16’, accorciava le distanze il Badia con Ferro che concludeva in meta una bella azione partita da Berchesi che trasformava per il (16 -13). Al 23’ anche il flanker Claudio Pinna usciva per infortunio lasciando spazio a Nerijus Macilius. Nei minuti finali la stanchezza e la poca lucidità non permettevano ai giallorossi di gestire al meglio il vantaggio sugli ospiti che pareggiavano l’incontro su calcio di punizione al 40’.

ASD AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Baire G; Aru M; Arbitrio S; Panetti A.;( 16’st Ambus G.); Bousmina M; Anversa M; Queirolo J, Sainas G; Pinna A;( 6’st Busser L.);Pinna C; ( 25’st Macilius N.); Peddio R; Ferrentino F; Coetzee JP; Anouer Y; Singh P. Allenatore: Juan Manuel Queirolo

ZHERMAK BADIA: Alberghin G; Ferro M; Tinazzo M; Pedrazzi R;(30’st Badocchi J.); Zulato P; Berchesi Pisano F; Braghin M; Michelotto F; Pavan G; Maccan D; Zerbinati A; Brizzante E; Tellarini A; Fagnani R; Fanchin G.(1’st Michelotto D.) Allenatore : Pedrazzi Roberto.

Tabellino: 3’pt. cp Berchesi ( 0-3 ); 21’pt. cp Berchesi ( 0-6 ); 42’pt cp Anversa ( 3-6 ); 44’pt. Cp Anversa ( 6-6 ); 5’st.mt Sainas G, tr Anversa M. ( 13-6 ); 10’st. cp Anversa ( 16-6 ); 16’ st mt Ferro tr. Berchesi ( 16-13 ); 40’st cp Berchesi ( 16-16 ).

Man Of The Match: Anouer Younes ( Capoterra )

Calciatori: Anversa 3/5. Berchesi 2/5

Cartellini: 22’ rosso Bousmina;

Arbitro: Filippo Bertelli, Giudici di linea: Luigi Sorrentino, Matteo Sgura

Note: Giornata con cielo coperto, temperatura 24 gradi, spettatori 600 circa.

Tutti i risultati della terza giornata:

Amatori Capoterra v Zhermack Badia 16- 16 (2-2)
Valsugana Rugby v Novaco Alghero 30 – 09 (5-0)
Cus Perugia v Cus Torino 21 – 19 (4-1)
Cus Genova Rugby v UR PratoSesto 41 – 03 (5-0)
Gran Sasso Rugby v Rangers Vicenza 31 – 33 (2-5)

Classifica:
Gran Sasso punti 12; Cus Genova e Vicenza e Valsugana punti 10; Cus Torino punti 7; Capoterra punti 6; Sesto Prato punti 5; Benevento e Cus Perugia punti 4; Amatori Badia punti 2; Alghero punti 0.

^ Amatori Rugby Alghero 4 (quattro) punti di penalizzazione per mancata partecipazione all’attività obbligatoria Under 14.

Prossimo Turno domenica 27 ottobre 2013
Benevento – Capoterra; Cus Torino – Valsugana Rugby; Amatori Alghero – Cus Perugia; Prato Sesto – Gran Sasso; Vicenza – Cus Genova. Riposa: Amatori Badia.

Fabio Farigu

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5° anniversario alluvione 22 ottobre 2008

DOPO 5 ANNI DIMOSTRIAMO PER RINNOVARE IL RICORDO
E NON DIMENTICARE CHE SENZA INTERVENTI SUL TERRITORIO
I PERICOLI SONO SEMPRE LATENTI.

Il direttivo del Movimento “Capoterra: solidarietà – pari dignità”, il 22 ottobre p.v. esporrà dei cartelli nei quali saranno riproposte tutte le promesse vane di questi ultimi cinque anni. Tale decisione è stata presa perché ultimamente la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente a causa delle iniziative pubbliche e private che mirano al consumo indiscriminato del territorio, senza nessun intervento a favore della sua sicurezza e di quella dei suoi abitanti. Vogliamo, in sintesi, ricordare la parziale ed insufficiente pulizia dei fiumi (con un notevole dispendio di risorse pubbliche senza che si siano ottenuti risultati evidenti, dal momento che gli eucalipti nel greto dei fiumi sono alti 5 metri e la foce è insabbiata e invasa di canne), l’insicurezza della SS 195, la sua mancata illuminazione, la sua percorribilità inadeguata per mancanza parziale di marciapiedi e ringhiere di protezione.
Tutte le nostre osservazioni sono state inoltrate, a più riprese, a tutti gli organismi competenti senza che nessuno si sia mai degnato di provvedere o di dare risposte alle richieste dei cittadini. Unica eccezione sono le rotonde, illuminate a spese dei cittadini, sia per la realizzazione che per i consumi. Dopo aver constatato che l’alternarsi di sindaci, assessori regionali, provinciali e comunali, senza dimenticare il Prefetto, non ha prodotto alcun cambiamento in positivo evidente, siamo ora a osservare che più il tempo passa più i problemi si accavallano senza che si possa intravvedere la loro soluzione. Le parole di S: Santità Francesco, che ci invita a non perdere la speranza, ci danno ulteriore forza per portare avanti le nostre giuste proteste fino a che non vedremo risolti i problemi da noi puntualmente evidenziati. Il nostro slogan:
PER NON DIMENTICARE E NON ESSERE DIMENTICATI
deve suggerire a chi ci governa che saremo sempre come delle spine nel fianco, fino a che non ci dimostreranno di aver fatto tutto il possibile per dare sicurezza a tutti noi e al nostro territorio devastato dalla natura e dall’incuria della pubblica amministrazione.
A tale proposito si è deciso di essere presenti il 22 ottobre 2013, dalle ore 07.00 alle 14.00, sotto i portici di via Roma, a Cagliari, davanti alla sede del Consiglio Regionale.

Il Presidente
Carlo Carcangiu

sito: www.solidarietapercapoterra.it
e-mail: movimento.capoterra@libero.it

VOLANTINO 22 ottobre 2013

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