Raccolta giocattoli per dare un sorriso ai bimbi meno fortunati del Messico

Capoterra, nell’oratorio parrocchiale domenica 17 novembre prende il via l’iniziativa benefica a favore dei bimbi meno fortunati. “Un gioco per un sorriso” è la giornata dedicata alla raccolta giochi usati da inviare ai bambini più sfortunati del Messico, promosso dall’associazione di volontariato “Guadalupe”, in collaborazione dell’oratorio parrocchiale e numerose altre associazioni.
Ad oggi sono stati raccolti già 1000 giochi e sono pronti per essere imballati.
Le associazioni del territorio, si sono unite per dare impulso a questa importante iniziativa che ha lo scopo di portare anche nelle vette più altre un sorriso, con il diritto al gioco.
“Abbiamo scelto il Messico perché Maribel Jaramillo, di recente a Cagliari per studi potrà destinarli a chi veramente ha bisogno. Anche in alcune città Messicane è iniziata una raccolta giochi che si unirà alla nostra, probabilmente a gennaio prossimo”, fa sapere l’associazione organizzatrice dell’iniziativa benefica.

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PUC: 400 ettari ritornano all’agricoltura, si discute per distribuire 45 ettari di lottizzazioni

Capoterra, l’assessore Marrapese: tre mesi solo di tempi tecnici poi ci sarà il dibattito politico.
Il presidente della commissione Urbanistica Arrais: approvarlo al più presto, altrimenti sarà crisi.
Capogruppo Ruiu: la strada Provinciale passerà in mano al Comune, primo passo, la messa in sicurezza.

I 400 ettari destinati al residenziali, le così dette zone C previste nel Piano di fabbricazione del 1969 nel nuovo Puc all’esame della maggioranza di Francesco Dessì, ritorneranno agricole.
Precisamente ne rimarranno 45 ettari.
Solo nella zona di Poggio dei Pini saranno tagliati ben 300 ettari. Sempre in questa lottizzazione su 450 abitanti previsti è già tanto se ne arriveranno 200.
La sforbiciata imposta dal Piano paesaggistico regionale (Ppr) di Soru rivisto dalla giunta regionale di Ugo Cappellacci che probabilmente si chiamerà, Pps, non ha fine.
Cancellate tutte le zone C3 fuori dal centro abitato per ben 250 ettari. Eliminate le zone turistiche di Baccalamanza. Cancellate le zone turistiche fuori dal centro abitato. Tagliate le zone G e D nella Coop mille.
Tanto per uscire dalle lettere dell’alfabeto dal Piano, in discussione nella coalizione, sono state eliminate le lottizzazioni, il turistico alberghiero e quello residenziale.
“Il territorio soffoca per il troppo cemento – chiarisce l’assessore all’Urbanistica Leopoldo Marrapese – dagli incontri in Provincia e nell’assessorato regionale, ultimo il 24 settembre scorso è emerso che dobbiamo salvaguardare il poco territorio rimasto. Quindi abbiamo condiviso la sforbiciata. Meno case significa anche meno abitanti”.
Per quando riguarda il nuovo Ppr varato da Cappellacci, il presidente della Commissione urbanistica, Nuccio Arrais chiarisce: “Per il nostro Piano, non ci saranno modifiche sostanziali perché è già essenziale. Non possiamo fare molto che pianificare solo 45 ettari di zone residenziali. Magari, qualche novità ci potrà essere nelle zone agricole perché dalla nuove indicazioni sembrerebbe che basti un ettaro per tirar su una casetta, in più sarebbe ammesso l’accorpamento dei lotto che non aumenta i metri quadri della costruzione, ma dà l’ok per costruire. Nelle norme varate da Soru ne servivano 3 e non era concesso unire i terreni sparsi per il paese”.
Il capogruppo dei Socialisti Christian Ruiu non vuole sentire parlare di cemento e lotta perché da queste parti si ponga finalmente fine alla parola mattone. “Bisogna combattere le modifiche al Ppr che andrebbero a favore degli immobiliaristi e dei capitalisti.
Sarebbe opportuno inoltre tagliare subito i 2000 abitanti richiesti dalla Regione e salvare territorio dal consumo edilizio. Restituire il territorio alle produzione agricola, anche in prospettiva della coltivazione per le Biomasse. Tuttavia, sono favorevole al rilancio dell’edilizia con la riqualificazione dell’esistente, anche con un buon Puc per il centro storico. Sono convinto che lo sviluppo non ruota esclusivamente attorno alle lottizzazioni a macchia di leopardo, perché così facendo il Comune perde anche controllo dei servizi essenziali come la raccolta rifiuti, l’acqua, l’energia e si toglie terreno alla natura. Perciò tagliamo le zone C la dove ne avevamo disposte di più e ridistribuiamole equamente attorno a tutto il centro matrice ed al nucleo abitativo, stando attenti alle aree a rischio idrogeologico. Creiamo inoltre sviluppo turistico di servizi, escludendo i complessi alberghieri.
Bisogna far decollare Sa punta e Sa menta, Is olias, Santa Gilla e La maddalena spiaggia, dove i servizi sono in mano a pochi e le iniziative dei privati sono bloccate dalla burocrazia. Ridiamo impulso alla Provinciale 91 come prossima strada comunale, il biglietto da visita alla città e l’arteria per la spiaggia centrale, da mettere in sicurezza. Rilanciamo l’area artigianale”.
Efisio Demuru (Pd) punta il dito sulle grandi distribuzioni: “Si deve invece fare un approfondimento, non possiamo far realizzare nuovi grandi centri commerciali senza renderci conto che tutto il comparto presente è attraversato da una grave crisi. Riqualificare l’edilizia evitando lo sperpero dell’ambiente deve essere uno dei principali obiettivi di questo Piano. Voterò se condiviso e costruito pensando al futuro del paese”.
Sulla stessa linea Silvano Corda della lista del sindaco che a più riprese ne chiede lo stop.
Resta, intanto, l’incognita dell’approvazione del Puc da quanto è trapelato, si parla per la primavera addirittura l’estate prossima.
“Solo di tempi tecnici occorrono 3 mesi – precisa Marrapese – tra discussione, pubblicazione nel Buras, osservazioni, altro passaggio in Consiglio per l’approvazione che deve tenere conto dei tempi della discussione politica”.
Il presidente dell’equipe urbanistica Arrais, non né vuol, sentire parlare di tempi biblici e annuncia un altra protesta: “La coalizione deve lavorare con metodo e celerità. Io do il tempo necessario perché l’argomento sia visto. Ma non possiamo attendere oltre. Dall’adozione son passati già 15 mesi e il tempo è maturo perché ritorni in Aula. Altrimenti, sarò costretto ancora una volta ad alzare la voce”.

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AMATORI CAPOTERRA VS PRATO SESTO 39–49

Una domenica da dimenticare per i giallo rossi di Capoterra che perdono in casa per 39 a 49 contro il Prato Sesto nell’incontro valido per la quinta giornata del campionato Nazionale di serie A girone 2.
Una sconfitta da archiviare al più presto solo dopo averla prima analizzata e compreso gli errori. Le numerose assenze tra gli avanti e i trequarti, non devono altresì essere una scusante per i capoterresi scesi in campo che hanno lasciato troppo l’iniziativa e spazio di manovra ai velocissimi avversari.

Il primo tempo si chiude con gli ospiti in vantaggio per 28 a 20. Per il Prato Sesto, mete di Conti al 5’ e 40’ e di Mancio e Brogi al 21’ e 34’ i punti al piede tutti dell’allenatore giocatore Wakarua. Per il Capoterra mete di Anouer al 11’ e Anversa al 32’ che trasforma e segna su calcio di punizione al 16’ e 37’.

Nella ripresa Natali al 47’ e 51’ e Manetti al 77’ varcano per tre volte la linea di meta capoterrese, Wakarua trasforma. Accorciano le distanze e guadagnano il punto di bonus i giallo rossi con le due mete di Anouer , Man of The Match al termine della gara con tre mete segnate, al 70’ e 78’ e all’ 80’ Macilius, che segna i primi punti con la maglia del Capoterra, i punti al piede di Anversa chiudono definitivamente la partita sul 39 a 49.

ASD AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Baire G; Aru M; Arbitrio S; Baire A( 55’ Ambus G.) Cauli E; Anversa M; Queirolo J, Busser L; Macilius N;Pinna C; Fantuz G; Sainas G; Anouer Y; Garau N; Singh P(39’ Geraci L). Allenatore: Juan Manuel Queirolo

UR PRATO SESTO: Brogi D ( 41’ Randelli L); Conti A; Nannini A; Natali F; Turchi M; Wakarua R; Toccafondi A( 69’Manetti F); Ciolli E; Banchini L ( 58’ Rabassi S.); Calamai L; Monticelli F; Mancio M( 62’ Montuoro M) ; Bessi A (41’ Micheletti M.) ; Sanesi F; Nannini F. All.: Otano-Wakarua

Marcatori: 5’ mt Conti A, tr Wakarua R; 11’ mt Anouer Y, tr Anversa M; 16’ cp Anversa M; 21’ mt Mancio M tr Wakarua R; 32’ mt Anversa M, tr Anversa M; 34’mt Brogi D, tr Wakaraua R; 37’ cp Anversa M; 40’ mt Conti A, tr Wakarua R; 47’mt Natali F tr Wakarua R; 51’mt Natali F, tr Wakarua R; 70’ mt Anouer Y; 77’ mt Manetti F tr Wakarua R; 78’mt Anouer Y tr Anversa M; 80’ mt Macilius N tr Anversa M:

Arbitro: Gianluca Bonacci;

Giudici di linea: Rosamilia-Pierantoni.

Man Of The Match: Anouer Younes (Capoterra)

Cartellini: 38’ giallo Busser L; 61’ rosso Micheletti M. 78’giallo Nannini A; 79’giallo Monticelli F.

Note: Giornata soleggiata, 23°, spettatori 580

Fabio Farigu

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2^ campagna di Donazioni Di Sangue

Ciao Carissimi Amici, mancano solo pochi giorni e chiediamo il vostro aiuto per organizzare la nostra 2^ campagna di Donazioni Di Sangue nel nostro Paese, grazie alla vostra collaborazione chiediamo tutto il vostro appoggio per la buona riuscita di questa giornata. Son convinto che grazie alla solidarietà dei nostri splendidi Donatori l’Autosufficienza non sarà più UTOPIA!!!!

Vi chiedo di coinvolgere tutti gli amici che conoscete, abbiamo bisogno di tutti voi, perchè chi dona il SANGUE dona la VITA, noi saremo pronti ad accogliervi per diventare SOCI DONATORI AVIS.

Per qualsiasi chiarimento siamo a vostra disposizione.
1000 thalassemici in Sardegna hanno bisogno di 10 donatori ogni 20 gg come media e il nostro fabbisogno e’ sempre al di sotto delle richieste di sangue, senza contare tutte le altre patogie e interventi che necessitano di questo unico farmaco salva vita non riproducibile in laboratorio, 20 minuti del vostro tempo sarebbero 20 gg di vita per chi necessità di continue trasfusioni per vivere e allora vieni anche tu a regalare sangue, vita, felicità perché chi dona il sangue dona la Vita!!!!
In alto i cuori

Marco Mameli
Presidente Avis Capoterra

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PUC: le lottizzazioni dividono la maggioranza di Francesco Dessì

Capoterra, non più di 2 mila abitanti nei prossimi 10 anni: territorio a rischio infarto. Corda, riqualificare Sa perda de su Gattu: mille e 500 abitanti attendono da tempo risposte.

Non c’è accordo nella coalizione di Francesco Dessì per portare avanti il Piano urbanistico comunale.
Anche l’incontro di martedì, terminato a tarda notte si è concluso con un nulla di fatto. Il pomo della discordia, da quanto trapelato, sono le zone C, meglio conosciute come terreni da destinare a lottizzazioni.
Su 270 ettari ne restano 15 da destinare a residenze.
Tutti quei preziosi terreni ritorneranno all’agricoltura passando da S’enna de sa Capra sino ad arrivare a San Gerolamo.
Sino agli anni ’90 c’erano serre e campi coltivati. È arrivata la chimera del cemento e delle case tirate su con il solito metodo. Non si è fatto nulla.
L’amministrazione di Tore Caboni, nonostante le bombe non cambiò idea e il Piano di fabbricazione in vigore dal 1969 fu messo da parte.
Il rischio è grosso. Le zone C si estendono per le colline che circondano il territorio di Capoterra. Pericolo scampato? Non si sa mai.
Adesso impone il taglio della cementificazione anche il Ppr varato dal Governatore Soru, dovrebbe mettere dei paletti. La legislazione è vaga. Non solo cambia continuamente. Una questione di indirizzo politico. Quindi, la situazione, un domani potrà essere capovolta.
Da queste parti negli ultimi 30 anni le case sono sorte come funghi. Dovunque a macchia di leopardo. Ancora i disagi e i problemi sono mal sopportati. Il paese rischia l’infarto. Scoppia. Servizi insufficienti, ne sanno qualcosa i residenti che devono perdere mezza giornata in fila all’unico Ufficio postale, per oltre 24 mila abitanti. Senza tirare in ballo gli abitanti delle zone a mare. Disagi continui. Anche oggi a Frutti d’Oro per due gocce di pioggia, le strade sono allagate. Disagi infiniti. Troppi abitanti e servizi insufficienti. Resta il nodo da sciogliere.
Si dovrebbe voltare pagina. A conti fatti, considerato che 6 mila abitanti sono già arrivati per i prossimi 10 anni ci sarà spazio per altri 2 mila. Il territorio è saturo.
“Nel Puc è stato dimenticato la riqualificazione e messa in sicurezza del quartiere al di là del cimitero, Sa perda su gattu, dove abitano 1500 abitanti. Hanno pagato sanatorie e opere di urbanizzazione. Bisogna al più presto alla situazione dimenticata per troppo tempo”, dice Silvano Corda della lista del sindaco.
A questo punto quasi 270 ettari di terreni da destinare a lottizzazioni, C, saranno definitivamente declassati ad aree agricole. Una sorta di protezione alle speculazioni edilizie sebbene il Ppr in questo momento impedisca nuove edificazioni.
Le zone C al di là di via Borsellino, lungo la Provinciale saranno in mano a poche famiglie?
Intanto, resta da sciogliere il nodo delle future residenze.
Nessuno vuole che siano concentrate in mano a pochi.
Mentre chi possiede mille metri di terra non ottiene nulla. Insomma, c’è da riscrivere l’economia del territorio e creare equilibri. Quella che in Comune, chiamano giustizia sociale. Argomento più volte ribadito da Silvano Corda e l’ha ripetuto anche martedì notte.
E ancora, stop ad ulteriori centri commerciali per tutelare le attività esistenti.
“Per forza dovremo accettare i ridimensionamenti imposti dal Ppr – spiega Nuccio Arrais, presidente della Commissione urbanistica – dobbiamo tenere conto delle tre alluvioni che hanno martoriato il nostro territorio e quindi del Piano assetto idrogeologico. Avremo un Puc fortemente condizionato dai vincoli imposti”.
Lo strumento urbanistico adottato da tempo tarderà ad approdare in Aula, perché la maggioranza non trova il consenso dove distribuire le zone C.
in tutti casi l’ok in Aula lo daranno: Silvano Corda, Marco Zaccheddu, Giacomo Mallus, Efisio Demuru, Giuseppe Cabiddu, Fabrizio Cau e Christian Ruiu, tutti della squadra Dessì, gli unici senza conflitti d’interesse che potranno sollevare la mano.

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