SARAS, qualità dell’aria: dal 2009 ridotte le emissioni del 45 per cento

Sarroch, presentati in Commissione ambiente gli obiettivi raggiunti nel 2013. Questo è il risultato degli investimenti per la sicurezza e ambiente. Ma resta ancora lavoro da fare: attenuare rumore ed odori.

La qualità dell’aria, acqua e terra migliora.
L’anidride solforosa immessa nell’area è diminuita del 40 per cento così anche l’azoto è le polveri sottili cioè di idrocarburi volatili.
Quanto alle PM10, a conferma dei dati monitorati nell’ambito dell’Aia, sono state messe a confronto le condizioni rilevate delle centraline di Sarroch con quelle registrate in varie zone del cagliaritano.
Le centraline Arpas di Sarroch hanno registrato solo 4 superamenti orari tra gennaio e settembre scorso, ben al di sotto di quanto registrato da altre centraline installate in zone urbane.
Nessun superamento del valore massimo mensile (limite 5 µg/m3 di media annuale) è stato registrato rispetto ai livelli di benzene.
Ma resta ancora lavoro da fare.
Tra gli obiettivi principali ci sono la riduzione del rumore e del disturbo olfattivo.
E’ già stato avviato il monitoraggio semestrale, come prescritto dall’Aia, con lo scopo di individuare le specie chimiche responsabili del disturbo olfattivo nelle sorgenti di emissioni della raffineria.
“L’obiettivo iniziale, per il periodo 2012-2014, puntava alla riduzione del 30 per cento delle emissioni di anidride solforosa, ma grazie all’entrata in funzione dell’impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit) un’unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo che consente l’aumento del rendimento di conversione dell’intero impianto, del 2009 e al progetto di recupero energetico, si sono registrati picchi di riduzione del 44 per cento. Recupero energetico e consumo di olio combustibile.
Sempre rispetto al 2009, anno di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, (Aia) sono diminuite le emissioni dirette rilasciate da uno dei quattro impianti di conversione, che nel 2012 ha visto calare il consumo di olio combustibile di circa 23.000 t/a, pari all’11%. In totale, la quota di risparmio di olio, in tutti gli impianti, arriva al 32%.
Questo è stato reso possibile dal recupero del calore sottratto alla dispersione in ambiente e reinserito nel processo di lavorazione”.
È quanto hanno esposto questo pomeriggio nel “Rapporto Ambiente, Salute e Sicurezza 2012”, Ignazio Piras e Antonello Cogoni, due esperti della sicurezza e ambiente del Gruppo Saras alla commissione Ambiente del Comune di Sarroch.
Nel 2009 il ministero dell’Ambiente ha rilasciato alla Raffineria l’Autorizzazione integrata ambientale,(Aia) decreto autorizzativo per l’esercizio dell’impianto emanato in virtù della normativa europea sulla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento.
Contiene tutte le disposizioni sui limiti di emissioni e le prescrizioni che lo stabilimento Sarlux del Gruppo Saras rispetta, restando, come impone l’Aia, al di sotto delle soglie di legge.

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Comunità montana, la denuncia di Casula (PD): raid teppistici e abbandono, la Corte dei conti intervenga

Assemini, il leader del Pd Casula: la porta d’ingresso del futuro Parco del Sulcis e sede per lo sviluppo turistico tra lo stagno di Santa Gilla e il mare non decolla perché i Comuni interessati non dialogano.

Qui c’è un enorme danno al patrimonio e qualcuno dovrà rispondere.

L’imponente struttura che potrebbe diventare il centro turistico e culturale del territorio è in balia dei raid vandalici.
Da troppo tempo è presa di mira.
Non si tratta di un’incompiuta, ma piuttosto non ci sarebbe la volontà politica per farla partire.
Il problema sarebbe Assemini. Prima ha temporeggiato la giunta di Paolo Mereu, caduta anzitempo.
Arriva il commissario governativo e il tempo è passato senza che la questione fosse affrontata.
Sette mesi di amministrazione grillina di Mario Puddu e la situazione resta al punto di partenza, nonostante gli uffici comunali di Capoterra abbiano più volte sollecitato. Ultimo il mese scorso.
Ma hanno priorità le emergenze. I 200 ettari e una struttura da far invidia, ai piedi del Wwf e futuro parco del Sulcis, restano sempre in coda. Poi si vedrà.
Se si va avanti di questo passo, non resta che attendere che resti pietra su pietra.
I Comuni coinvolti a far decollare la XXIII comunità montana, Is olias sono Capoterra e Assemini, da quando la legge regionale dello scorso anno ha avviato il riordino degli enti locali.
“Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti – ha detto il leader del Pd, Luciano Casula, mercoledì scorso in Consiglio comunale, presentando un’interrogazione – qui ci sono inadempienza che sicuramente saranno sotto la lente di ingrandimento della Corte dei conti per danno erariale. Non esiste che un immenso patrimonio resti in balia dei vandali perché non c’è accordo tra i Comuni interessati a farlo partire.
Di questo immobilismo qualcuno dovrà risponde. Non stiamo parlando di un territorio di conquista ma della porta d’ingresso del futuro Parco del Sulcis e sede per lo sviluppo turistico tra lo stagno di Santa Gilla il mare – conclude Casula – chiedo quali azioni intende muovere il sindaco, prima che sia troppo tardi”.
Struttura alberghiera e un patrimonio di 200 ettari in totale abbandono.
Recentemente con i finanziamenti europei sono state realizzate le area attrezzate che rischiano di essere distrutte.
Le amministrazioni non dialogano e non decidono.
Intanto, si perde tempo e il turismo tra mare, stagno e montagna stenta a decollare.

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CUS TORINO VS AMATORI CAPOTERRA 46-3

Un Capoterra incerottato resiste solo per un tempo ( 8-3 ) ma nella ripresa si lascia travolgere dai piemontesi del Cus Torino per 46 a 3.
Una sconfitta bruciante quella subita dai giallo rossi di Queirolo che, in formazione rimaneggiata, non sono riusciti a limitare i danni. A un primo tempo equilibrato, con le sole marcature di Thomsen e Anversa, è seguita una ripresa tutta in salita. Una domenica da dimenticare velocemente per concentrarsi subito sulla prossima gara interna contro la prima in classifica, assieme al Gran Sasso, Valsugana Padova.

CUS Torino: Monfrino, Civita, Bestetti (36′ st Kuli), Martinucci, Tinebra, Thomsen (24′ st Carlalberto Lo Greco), Jaluf (22′ st Musso), Ursache, Spaliviero, Alparone (24′ st Maso), Malvagna (5′ st Sebastiano Lo Greco), Merlino, Iacob (25′ st Nicita), Lo Faro (26′ st Martina), Montaldo (25′ st Modonutto). All.: Regan Sue.

Amatori Capoterra: Aru (10′ st Loddo, 25 st Alessandro Baire), Bousmina, Gianmarco Baire, Cappai, Pirastu (10′ st Zopegni), Anversa, Queirolo (25′ st Ambus), Busser (1′ Angelo Pinna), Maciulis, Claudio Pinna (Fantuz 31′ st), Arbitrio, Sainas, Anouer (25′ st Carboni), Garau, Singh. A disposizione: Panetti. All.: Juan Manuel Queirolo.

Marcatori: primo tempo: 22′ c.p. Thomsen (3-0); 27′ c.p. Anversa (3-3); 35′ meta thomsen (8-3). Secondo tempo: 12′ meta tecnica, trasf. Thomsen (15-3); 16′ meta Bestetti, trasf. Thomsen (22-3); 20′ meta Ursache, trasf. Thomsen (29-3); 29′ meta Civita, trasf. Bestetti (36-3), 35′ meta Nicita (41-3), 40′ meta Sebastiano Lo Greco (46-3).

Arbitro: Marco Carrera (Roma)

Assistenti: Christian Secci (Acqui) e Gabriele Platania (Novi Ligure)

Ammonizioni: 40′ pt Bousmina, 5′ st Sainas, 33′ st Sainas (espulso)

Serie A – Girone 2 – VI giornata 10.11.13 – ore 14.30

Cus Torino v Amatori Capoterra, 46 – 03 (5-0)
Valsugana Padova v Gran Sasso, 33 – 14 (5-0)
Cus Perugia v Cus Genova, 26 – 06 (4-0)
UR PratoSesto v Zhermack Amatori Badia, 16 – 22 (1-4)
Rangers Vicenza v UR Benevento, 49 – 05 (5-0)
Riposa: Amatori Alghero.
Classifica: Gran Sasso e Valsugana Padova punti 20; Vicenza punti 19; Cus Genova punti 16; Cus Torino punti 14; Cus Perugia punti 13; PratoSesto punti 12; Amatori capoterra punti 11; Amatori Badia punti 10; Benevento punti 5; Alghero punti 4.

^ Amatori Rugby Alghero 4 (quattro) punti di penalizzazione per mancata partecipazione all’attività obbligatoria Under 14.

Prossimo Turno domenica 17 novembre 2013

Amatori Capoterra – Valsugana;

Gran Sasso – Cus Perugia;

Cus Genova – Cus Torino;

Benevento – Alghero;

Amatori badia – Vicenza.
Riposa: Prato Sesto.

Fabio Farigu

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Amianto scuola materna, la dirigente: siamo preoccupati, urgente la bonifica

Capoterra, alunni devono restare in aula, proibito uscire in giardino.

Non cessano le preoccupazioni per l’amianto nel cortile della scuola materna della scuola materna di via Veneto.
L’allarme va avanti ormai da almeno due settimane, se mai sia stato risolto definitivamente quello degli anni scorsi, quanto, l’amministrazione comunale ha dovuto smantellare tuta la pavimentazione.
Storia vecchia? No.
L’amianto ora è in giardino. Pezzi di eternit, mista alla ghiaia ha mobilitato i vertici dell’istituzione scolastica.
“Siamo preoccupati. Da subito ci siamo mossi perché il problema fosse estirpato. Intanto, con l’addetta alla sicurezza della scuola l’ingegner Evelina Iacolina abbiamo allertato gli uffici comunali e vietata agli alunni giocare in giardino – precisa, il dirigente scolastico del secondo Circolo, Claudia Cerniani – sono stata avvisata il 28 ottobre da due genitori dell’amianto nel cortile della Scuola ho immediatamente fatto un sopralluogo e ho avviato le procedure di emergenza sulla questione sicurezza trasmettendo il tutto agli uffici comunali. In questi giorni, mi è stato assicurato la bonifica del giardino”.
L’Istituzione scolastica, i genitori restano con il fiato sospeso, finché i tecnici della Asl e la ditta specializzata non porterà avanti la bonifica dell’area. Insomma, a gran voce da troppo tempo chiedono sicurezza.
Per il dirigente comunale, ingegner Enrico Concas, l’origine dei pezzetti di eternit è sconosciuto e sarebbe innocuo per la salute: “Abbiamo fatto più volte i controllii e verificato la situazione – precisa – non c’è nessun allarme, infatti le lezioni non sono state sospese e l’edificio non è stato. Settimana prossima, i tecnici della Asl faranno un sopraluogo dopo di che daremo l’ok per i lavori. Abbiamo già dato l’incaricato ad una ditta specializzata, la stessa che ha bonificato il palazzo di Giustizia di Cagliari”.
I genitori, la dirigente del secondo Circolo, la responsabile alla sicurezza, da fine ottobre non danno tregua al palazzo di via Cagliari, anche perché in quella scuola il problema amianto è storia vecchia.
Ora hanno paura e chiedono certezze.

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Da sa terra a sa mesa: mostra agroalimentare e laboratori, al centro Ceas di Casa Spadaccino

Capoterra, sabato 16 e domenica 17 novembre 2013 laboratorio aperti a tutti al centro di educazione ambientale a Su Loi.

“Da sa terra a sa mesa” è la mostra mercato dei prodotti agroalimentari sardi accompagnata da laboratori, seminari, animazioni per bambini e adulti alla riscoperta di sapori e tradizioni, in programma sabato e domenica prossimi a centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità di Capoterra-Laguna di Santa Gilla nella Casa Spadaccino.
Laboratorio aperti a tutti senza obbligo di iscrizione. Una delle tante iniziative, per il fine settimana, portato avanti della società Formentis.
L’amministrazione comunale di Francesco Dessì ha recentemente istituito il Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità, (Ceas).
Promuove iniziative ambientali per la tutela e sostenibilità e programma di attività formativa. Incoraggiando la partecipazione degli studenti e dei docenti dei vari ordini di scuola con escursioni sul territorio, laboratori didattici.
Educare, informare e di conseguenza formare è l’obiettivo del Centro di educazione ambientale
Per promuovere la consapevolezza dell’equilibrio uomo-natura. Puntare sullo sviluppo sostenibile e consapevole con l’educazione permanente e globale che coinvolga il territorio, la scuola, la formazione professionale, la ricerca. Le visite guidate in laguna, i convegni. Non ultimo, la rassegna della storia e leggende della Sardegna con i temi che educano ad amare l’ambiente e viverlo in un rapporto armonico.
Un Centro voluto dal Ministero dell’Ambiente che ha promosso lo sviluppo di un sistema nazionale per la formazione, l’informazione e l’educazione Ambientale, Infea, appunto e Regione, Provincia hanno mandato avanti.

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