Sa perda de su gattu, sale la tensione: i residenti chiedono servizi

CAPOTERRA, Corda: dobbiamo ripristinare i diritti per quei cittadini che hanno sborsato i quattrini per i servizi ma non li hanno mai ricevuti.

Multe dei vigili per le fosse asettiche che scaricano nei terreni limitrofi.

Continue liti tra vicini per la fossa asettica che a sentire le proteste quando è piena invece di chiamare l’autospurgo, scaricherebbero nei terreni confinanti, suscitando l’ira dei vicini.
Liti, lettere di protesta ai vigili urbani che in quest’ultimo periodo sono intervenuti più volte per accertare le violazioni e hanno anche fatto ben 10 multe.
Insomma chiamare il mezzo per svuotare la fogna costa e qualcuno, a sentire le lamentele, taglierebbe le spese facendo scorrere in reflui in aperta campagna, ma considerate le abitazioni che sorgono da più parti la melma arriverebbe un po’ dovunque.
Non mancano le accese discussioni di vicinato, capita che la polizia locale non riusca a sistemare la situazioni, Così qualcuno si è rivolto all’avvocato e a breve si vedranno in tribunale per parlare dei reflui che scorrono nei terreni.
Nella zona agricola de Sa perda de su Gattu, nell’ultimo mezzo secolo sono sorte parecchie case, se ne contano un centinaio. I residenti, hanno chiesto la sanatoria e hanno pagato tutto compreso le opere di urbanizzazione.
Ma al di là del cimitero, l’arteria che collega all’ l’Hydrocontrol e a Poggio dei Pini. Si tratterebbe insomma di “Zone compromesse”, come è scritto nel Puc, fermo da tempo nelle discussioni di maggioranza. Ultimamente ha subito uno stop perché ci sarebbe allo studio la questione commerciale.
“Il Piano passerà solo se troveremo i soldi per portare i servizi nelle aree compromesse – dice perentorio Silvano Corda, della lista del sindaco – dobbiamo ripristinare i diritti per quei cittadini che hanno sborsato i quattrini per i servizi ma non li hanno mai ricevuti.
Sull’argomento le sentenze della Cassazione non mancano.
Il comune deve dare acqua, luce e fogna altrimenti resterà ancora a lungo inadempiente.
Siamo al paradosso, Sa Mitz’e Caria è zona C e a poche centinaia di metri siamo in campi agricoli. Anomalie da sistemare con il Puc”.

www.hinterlandcagliari.it

Immagini collegate:

Gli alunni in visita al municipio: insegnante d’eccezione il sindaco Dessì

CAPOTERRA, le classi quinte a lezione dal sindaco: il Dopoguerra, la Costituzioni e gli atti vandalici gli argomenti trattati.

Un viaggio degli alunni delle classi V di Residenza del Poggio nel palazzo municipale.
Stamane, ad accoglierli il sindaco, Francesco Dessì. È stata una lezione, come si chiamava un tempo, di educazione civica.
La storia di Capoterra e la ricostruzione del Dopoguerra. Seguendo le foto dei sindaci dal 1948 ad oggi appese nella parete dell’Aula consiliare.
Numerose le domande degli alunni. Curiosità ma non sono mancate quelle che riguardano il funzionamento della giunta e del Consiglio comunale.
Marco ha chiesto: “il senso civico dei cittadini è migliorato oppure peggiorato?”
Il padrone di casa ha messo l’accento sul rispetto del bene pubblico e non sono non mancati gli esempi degli ultimi atti vandalici: “Tutto ciò che vedete, iniziando dalle porte delle vostre aule ha un costo per tutti. Se voi rovinate un arredo scolastico, il Comune devo togliere soldi dalle altre parti per riparare il danno.
Così è successo con la scritta all’ingresso del paese rovinata dai vandali.
Stessa storia per la fioriera distrutta in corso Gramsci. Si tratta di perdite subite da tutta la comunità che hanno un costo ma anche non ci fanno fare bella figura”.
Tutti in sala giunta per osservare da vicino la stanza dei bottoni e le ambite poltrone.
Infine, il primo cittadino ha consegnato agli insegnanti il libro della Costituzione.
La lezione non è terminata. Continua in classe.

www.hinterlandcagliari.it

Immagini collegate:

Proteste bollette, Corda: propongo un “condono” e il Comune trovi i soldi dal fondo emergenza

CAPOTERRA, Corda: propongo una sorta di “condono” e l’amministrazione guardi se c’è un fondo emergenza per venire incontro ai contribuenti. In questi ultimi 15 anni abbiamo avuto tre alluvioni, l’ultima il 22 ottobre del 2008 dove le persone hanno perso tutto. Rischiamo il caos.

Cabiddu: fatture già cadute in prescrizione.

Continua la protesta nel palazzo municipale di via Cagliari. L’ufficio tributi preso d’assalto quotidianamente dai cittadini imbufaliti perché hanno ricevuto, con raccomandata, il sollecito di pagamento di acqua, Tarsu e Ici del 2008 e in qualche caso anche del ’98.
In parecchi hanno aperto la lettera e con la bolletta tra le mani hanno iniziato la protesta. In arrivo sarebbero quasi 4 mila raccomandate. La questione è piombata anche venerdì scorso in Consiglio comunale, con un’interrogazione presentata da Giuseppe Cabiddu, da sempre spina nel fianco della coalizione di Francesco Dessì.
Oggi ritorna alla carica, Silvano Corda capogruppo della lista del sindaco: “Il caos Gema e il file non chiari non devono essere pagati dai cittadini.
Nei documenti dati dall’ex agenzia di riscossione non è indicato chi ha pagato e no. Intanto i solleciti arrivano e la gente sta impazzendo.
È assurdo chiedere le ricevute di 15 anni fa.
Propongo una sorta di ‘condono’ e l’amministrazione guardi se c’è qualche fondo emergenza per venire incontro ai contribuenti.
Non resta che guardare in cassa che cosa c’è.
In questi ultimi 15 anni abbiamo avuto tre alluvioni, l’ultima il 22 ottobre del 2008 dove le persone hanno perso tutto, figuriamo se oggi riusciranno a trovare la ricevute.
Poi ci sono gli anziani non abituati a conservare tutto dentro una cartellina.
Siamo in una situazione critica e dobbiamo venirne fuori, magari con un fondo di emergenza – conclude Corda – oppure utilizzando i soldi per le povertà estreme, se è possibile accettando l’autocertificazione”.
La situazione è esplosiva, un po’ com’è successo la primavera scorsa con le bollette pazze dell’acqua, dove la giunta in seguito alle numerose proteste è stata costretta ad annullarle e inviarne altre, stando attenti a non commettere ulteriori errori.
Nell’interrogazione Cabidu parla di situazione già caduta in prescrizione: “Nonostante l’avviso che “Il presente sollecito interrompe i termini di prescrizione”, a mio parere è già prescritta.
Lo dice anche sentenza 4283/10 del 23/02/2010 della Corte di Cassazione, forse ignorata dall’Ufficio tributi.
In tutti i casi, la Suprema Corte ha fissato in cinque anni il termine prescrizionale per la riscossione di diversi tributi, fra i quali la Tarsu, contributi, quelli consortili e canoni per l’uso di suolo pubblico, per la concessione d’uso per passo carrabile ed il canone acqua – continua Cabiddu – appare lampante a tutti che l’amministrazione di questo Comune non è in grado di effettuare le più elementari operazioni di contabilità quale la riconciliazione tra quanto accertato e quanto pagato dagli cittadini e recuperate le comunicazioni a suo tempo inviate o no dalla Gema?
Si dice di oltre 3 mila e 500 raccomandate spedite ma sono risultate dei doppioni in quanto indirizzate a cittadini che avevano già provveduto o ritornate indietro a causa dell’errata compilazione dell’indirizzo”.

www.hinterlandcagliari.it

Immagini collegate:

Giornata della memoria dedicata al ricordo della Shoah

In occasione della ricorrenza del 27 gennaio, Giornata della memoria dedicata al ricordo della Shoah, la Biblioteca Poggio dei Pini rende omaggio allo scrittore e poeta Primo Levi che, nel suo primo romanzo autobiografico “Se questo è un uomo”, raccontò la drammatica esperienza dei campi di concentramento.

L’appuntamento è per lunedì 27 gennaio 2014, alle 18, presso i locali della Biblioteca in piazza A. Ricchi, Poggio dei Pini – Capoterra.

Immagini collegate:

La protesta: il Comune chiede le ricevute dei pagamenti di acqua, Tarsu e Ici

CAPOTERRA, lunga fila all’ufficio Tributi per dimostrare l’avvenuto pagamento.

Sale il malcontento e la protesta.

In arrivo 2800 raccomandate.

La nuova società che incasserà i tributi ma non li gestirà. Dovrà occuparsi anche della lotta all’evasione con una banca dati incrociati che prevede il controllo delle utenze dell’energia elettrica, case e terreni. Si volta pagina per dimenticare il caso Gema.

Domani alle 19 Consiglio comunale per la riconferma dei Revisori. Problemi in maggioranza, Cabiddu e Ruiu non sono d’accordo.

L’ufficio Tributi preso d’assalto da cittadini che in questi giorni hanno ricevuto la lettera raccomandata in cui il comune sollecita i pagamenti di acqua, Tarsu e Ici anche del 2008.
In tanti hanno in mano il versamento effettuato e fanno la fila per annullare il sollecito.
Disagi e tempo perso.
A questi aggiungono i cittadini che dicono di aver pagato ma non ritrovano, dopo tanti anni le ricevute. Cambio di casa e l’alluvione del 2008 hanno contribuito a far finire il bollettino chissà dove.
Le proteste in questi giorni si fanno sentire e chissà per quanto tempo ancora.
Al momento, il postino dovrà recapitare oltre 2 mila e 800 lettere dove c’è l’importo dovuto da versare entro 60 giorni.
Dopo di che passerà al recupero coattivo con tutte le spese aggiuntive che ne derivano. E non c’è prescrizione che tanga.
Insomma, secondo l’ufficio del palazzo municipale in parecchi hanno ‘evaso’. In tanti avrebbero lasciato le bollette da pagare in qualche cassetto. Non resta che rovistare per la casa e trovare la fatidica ricevuta già pagata 6 anni fa.
“Capisco i disagi ma la ricerca dei tributi non pagati va fatto – chiarisce il presidente della commissione Bilancio, Giacomo Mallus – comunque su 2800 raccomanda inviate gli errori saranno non oltre 20.
Il problema si risolve mostrando all’ufficio tributi l’avvenuto pagamento”.
Nel palazzo di via Cagliari la parola d’ordine è tolleranza zero contro l’evasione.
Proprio per questo poco prima delle feste natalizie, il Consiglio comunale, ha dato l’ok alla nuova agenzia di riscossione, perché l’affidamento, in via provvisoria, al Banco di Sardegna sta per scadere.
Si volta pagina.
Infatti, il nuovo servizio sarà una sorta di società esternalizzata perché il Comune non ha personale che possa lavorare per riscuotere i tributi. Inoltre, dovrà occuparsi anche della lotta all’evasione con una banca dati incrociati che prevede il controllo delle utenze dell’energia elettrica, case, terreni.
A tutt’oggi gli uffici non conoscono i proprietari dei numerosi terreni edificabili. Molti sono sconosciuti. Ma la sacca di evasione da queste parti non è allarmante.
È stato più volte sottolineato durante l’Assemblea dagli esponenti della coalizione di Francesco Dessì.
“La nuova società incasserà i tributi ma non li gestirà – prosegue Giacomo Mallus – si cambia totalmente mai più concessionario ma una società che presterà alcuni servizi.
I soldi dei contribuenti arrivano direttamente alle casse comunali.
In più dovrà occuparsi della lotta all’evasione con degli strumenti moderni come ad esempio una banca dati che faccia i controlli incrociati in una visone globale per individuare che non paga e per quanto”.
Tutti vogliono dimenticare il fattaccio Gema, l’ex agenzia di riscossione, i due milioni e 168 mila euro del mancato versamento nelle casse comunali e il fallimento della secolare società.
Intanto domani alle 19 ci sarà Consiglio comunale per la riconferma per altri tre anni dei Revisori dei conti.
Si preannuncia scintille. Nella coalizione Dessì, contrario Christian Ruiu del partito del sindaco e Giuseppe Cabiddu. Anche la minoranza ha già detto no.
Domani non mancheranno certo le sorprese.

www.hinterlandcagliari.it

Immagini collegate: