Scuole chiuse per blatte: venerdì inizia la disinfestazione

CAPOTERRA, il Secondo Circolo didattico e le scuole medie venerdì e sabato chiuse per disinfestazione.

Scuole chiuse e alunni a casa venerdì e sabato delle scuole materna ed elementare di via Caprera e Frutti d’Oro, le Media di via Amendola per disinfestazione blatte.
Il sindaco Francesco Dessì ha firmato l’ordinanza di chiusura degli edifici scolastici del Secondo circolo e delle medie di via Amendola nella zona Liori.
Un problema, segnalato dai dirigenti scolastici alla Provincia già da settembre dello scorso anno.
Il problema era stato avvistato già ad inizio anno scolastico.
Iter burocratici lunghi. Dopo cinque mesi, venerdì mattina, i tecnici, inizieranno la disinfestazione, con la pulizia con particolari prodotti degli scarichi fognari e nei cortili degli edifici scolastici.
Fogne “occupate” dalla pulizia e bagni chiusi.
Per questo gli edifici dovranno restare chiuse e forzare tutti a due giorni di vacanza.
Lunedì, finiti i disagi, riprenderanno le lezioni.

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Furti nel territorio: intensificati i controlli di polizia

CAPOTERRA, controllo a tappeto delle forze dell’ordine.

Il Questore di Cagliari Filippo Dispenza, ha disposto mirati servizi di controllo: fermati e controllati 42 autoveicoli, identificato 54 persone di cui 9 persone già note alle forze dell’ordine.

Sulla Sulcitana, i poliziotti hanno trovato un furgoncino rubato ad Elmas.

Controllo a tappeto delle forze dell’ordine sul territorio di Capoterra, dii carabinieri e polizia per prevenire ulteriori furti nelle zone periferiche e in particolare nelle aziende agricole.
Stanotte su disposizione del Questore di Cagliari Filippo Dispenza, sono stati predisposti mirati servizi di controllo delle varie zone.
Ulteriormente intensificati anche a seguito delle numerose segnalazioni di furti avvenute di recente nella zone rurali.
L’operazione di prevenzione ha visto l’impiego degli equipaggi del Reparto prevenzione crimine “Sardegna”, della Squadra Volante, e della Polizia stradale di Cagliari e Sanluri. Ben 11 i posti di controllo, che hanno fermato e controllato 42 autoveicoli, identificato 54 persone di cui 9 persone già note alle forze dell’ordine.
Sulla Sulcitana Intorno alle 3 un equipaggio ha notato un’auto commerciale, parcheggiata sul bordo della strada, con un finestrino danneggiato.
Da un primo controllo al terminale il mezzo è risultato rubata nella zona di Elmas e in mattinata riconsegnato al proprietario.
Proprio, l’altra mattina, c’è stato un vertice a piazza Palazzo, con il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, il capitano Paolo Floris, il capo della Polizia, della finanza e della forestale, sindaco, Francesco Dessì e una delegazione di agricoltori che, dopo la raccolta di oltre duecento firme, avevano chiesto, un una accorata lettera inviata il 28 gennaio, un immediato intervento per i continui e numerosi furti nelle loro proprietà.
“Le aziende agricole vengono derubate continuamente e danneggiate con atti vandalici.
Gli agricoltori sono ormai allo stremo delle proprie forze e più d’uno sta pensando di chiudere l’attività, in quanto questa assurda situazione vede investire tutte le risorse umane e finanziarie degli imprenditori per arrivare al raccolto finale, di fatto invece, in ormai troppe occasioni, il raccolto viene prelevato dalle aziende da ignoti malviventi – avevano scritto nella richiesta di incontro, lo scorso mese – inoltre, dalle aziende viene continuamente rubato tutto ciò che può essere rivenduto al mercato nero; particolarmente ambiti, oltre agli ortaggi e i frutti, portano via cavi elettrici, motori, attrezzature varie, ma soprattutto il gasolio agricolo per il riscaldamento delle serre; ipotizzabile che possa essere un vero e proprio mercato clandestino di carburante.
Siamo costretti a lavorare di giorno e a trascorrere la notte all’addiaccio per poter custodire i nostri beni, ma inutilmente, perché basta addormentarsi o rientrare un attimo in paese che veniamo derubati ugualmente”.
Sulla questione era intervenuto con una interrogazione in Consiglio, anche Pino Baire: “La compagnia barracellare è un valido supporto a tutte le forze di polizia locale ed un efficace deterrente per eventuali atti criminosi al patrimonio privato e pubblico.
Che cosa intendono fare nell’immediato per non continuare a privare il paese di un così importante servizio e, quali adeguati interventi abbia in mente per il rilancio del corpo”.
Secondo l’esponente di minoranza, i barracelli in giro per le campagne del territorio farebbero prevenzione e probabilmente i furti nelle aziende diminuirebbero.
Intanto, il sindaco Dessì, ha promesso una nuova compagnia barracellare.
Gli uffici sarebbero già a lavoro per preparare un bando pubblico.

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Parco a km 0: mostra mercato di prodotti tipici, artigianato e hobbysti

CAPOTERRA, l’iniziativa prende il via domenica 23 marzo al parco urbano.

Domenica 23 Marzo torna “Parco a km 0”, l’iniziativa di Capoterra 2000.
Una mostra per artigiani, hobbysti, vendita usato, agroalimentare e non solo.
A partire dalle 10 fino a sera.
Uno spazio domenicale per mettere in mostra l’arte e altro.
Magari diventerà il trampolino di lancio di tanti artisti del territorio.
Sino ad oggi sono mancati gli spazi per presentare e far conoscere i propri prodotti.
Le persone interessate possono contattare lo 070 721607 oppure il 3341317055.
Mail, info@capoterra2000.it.

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Amici di Sardegna: corso di guida turistica

CAPOTERRA, gli Amici di Sardegna con il patrocinio del Comune organizzano un corso di guida turistica.

Le domande entro lunedì 31 marzo.

L’associazione Amici di Sardegna con il patrocinio del Comune organizzano un corso di guida turistica.
Inizierà ad aprile per concludersi a giugno.
Le lezioni teoriche 50 ore, si terranno nella Casa Melis oppure a Casa Spadaccino dalle 15 alle 19 con uno o due incontri settimanali, probabilmente il mercoledì e il venerdì.
Le visite guidate saranno nei giorni festivi ed avranno una durata di 70 ore.
Saranno visitati siti e località di interesse archeologico, storico, artistico, architettonico, paesaggistico, naturalistico e ambientale con particolare riferimento all’area del sud-ovest della Sardegna.
Le visite si effettueranno con i propri mezzi. Il contributo per ciascun partecipante è di 300 euro e comprende il rimborso spese per i docenti, le guide, assicurazione Rc e polizza infortuni, materiale didattico e cancelleria.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza e di compiuta pratica per gli usi di legge.
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria allo 070/651884 oppure al 3383187899.
Mail: amicidisardegna@tiscali.it
È un corso propedeutico per l’iscrizione al registro regionale delle guide turistiche, rivolto a 20 partecipanti e intende contribuire a formare una strategica figura professionale in campo turistico che sia in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale.
Utile, anche, per chi intende prepararsi in modo adeguato al superamento dell’esame di abilitazione professionale.

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PUC: le lottizzazioni e il centro commerciale fanno discutere la maggioranza e rallentano l’approvazione

CAPOTERRA, l’assessore Marrapese: è nostra intenzione incrementare le aree destinate alla vendita. C’è uno studio di pianificazione commerciale. Le osservazioni sono state quasi tutte analizzate. A breve spetterà alla parte politica dare l’ok e ci sono i presupposti.

Corda: non se ne parla proprio di un grande o piccolo centro commerciale alle porte di Capoterra e le zone C non devono essere in mano a pochi. Altrimenti sarò costretto a portare la gente in piazza.

Demuru (Pd): punta il dito sulla Cosmin: quell’area industriale è dismessa e dovremo ascoltare i proprietari che cosa intendono fare. Dovremo coinvolgere imprese e cittadini, solo così si crea sviluppo.

Mallus (Pd): uno dei due centri commerciali previsti nel Puc sarà realizzato. Come l’albergo e il supermarket a Sant’Angelo.

L’assessore Piga: ok al centro commerciale a Rio San Gerolamo e sviluppare un turismo ambientale con campi per il bird watching con il trekking, cicloturismo, equitazione e gli itinerari all’aria aperta.

Ancora una riunione di maggioranza per discutere le osservazioni sul Puc.
Tanti, troppi assenti e un numero esiguo di presenti.
La discussione è sempre la stessa: ridurre e sistemare le poche zone C, cioè le lottizzazioni rimaste e se tirar su oppure no, il centro commerciale all’ingresso del paese, nell’ex cantina sociale.
Da quelle parti resterebbero non più di 2500 metri quadrati per il supermarket.
Argomenti cruciali che fa salire la tensioni nella coalizione di Francesco Dessì e fa rimandare alla prossima seduta la discussione.
Le note dolenti.
Correnti contrapposte e vedute diverse sullo sviluppo urbanistico del territorio, fa impantanare il Piano.
Per quanto riguarda il piccolo centro commerciale all’ingresso del paese, pare che trovi pochi consensi, invece ci sarebbero più proposte per costruirlo a Rio San Gerolamo, dove i servizi non sono sufficienti.
Intanto, i tecnici hanno portato avanti uno studio di pianificazione commerciale proprio per comprendere le reali esigenze degli abitanti.
“Non sottovaluteremo la questione. È nostra intenzione incrementare le aree destinate alla vendita”, chiarisce l’assessore all’Urbanistica Leopoldo Marrapese.
“Non se ne parla proprio di un grande o piccolo centro commerciale alle porte di Capoterra – chiarisce Silvano Corda della lista civica che sostiene il sindaco – dobbiamo tutelare l’economia esistente e sviluppare il territorio in senso turistico e con i servizi”.
Dello stesso avviso è anche l’assessore al Turismo Beniamino Piga: “Certo dovremo oltre dire stop ad altro cemento realizzare un centro commerciali con i servizi nella lottizzazione come ad esempio a Rio San Gerolamo”
Efisio Demuru (Pd) punta il dito sulla Cosmin e il biglietto da visita all’ingresso del paese: “Ormai quell’area industriale è pressoché dismessa e dovremo ascoltare i proprietari che cosa intendono fare. Dovremo coinvolgere imprese e cittadini, solo così si crea sviluppo.
Il piano urbanistico è uno strumento dinamico e flessibile per programmare il territorio, lo sviluppo economico e la qualità della vita di comunità.
All’adozione sono seguite centinaia di osservazioni e le prescrizioni regionali sul dimensionamento, da ridurre, nelle superfici edificabili obbligano il Consiglio a fare delle scelta politiche, non possiamo affidare alla semplice geometria la riduzione e la localizzazione delle superfici da utilizzare per l’urbano e per i servizi, dobbiamo tenere conto dei rischi idrogeologici e di dove realmente possiamo creare economia duratura per i capoterresi.
Non ci sono scelte scolpite nella pietra, gli indirizzi urbanistici sono stati giusti ma sono passati oramai più di dieci anni e dobbiamo attualizzarli, affrontando con prudenza l’approvazione definitiva, dobbiamo ragionare nel fare l’interesse di Capoterra e del suo futuro.
Valorizzando la qualità della vita e la bellezza dell’ambiente:montagna, zona lagunare e della costa”, conclude Demuru.
Altro argomento spinoso da affrontare sono le lottizzazioni, quel poco che resta, secondo le indicazioni date dagli uffici regionali.
Al momento si sa che i 400 ettari destinati al residenziali e turistiche, del Piano di fabbricazione del 1969 ritorneranno agricole. Precisamente ne rimarranno solo 45. Solo nella zona di Poggio dei Pini saranno ne tagliati 300 ettari.
Sempre in questa lottizzazione su 450 abitanti previsti è già tanto se arriveranno 200.
La sforbiciata è imposta dal Piano paesaggistico regionale. Cancellate tutte le zone C3 fuori dal centro abitato per ben 250 ettari.
Eliminate le zone turistiche di Baccalamanza.
Cancellate le zone turistiche fuori dal centro abitato.
Tagliate le zone G e D nella Coop mille.
Tanto per uscire dalle lettere dell’alfabeto dal Puc, in discussione, sono state eliminate le lottizzazioni, il turistico alberghiero e quello residenziale.
Ma il residenziale, Demuru lo vedrebbe bene dove c’è l’attuale Cosmin.
“È indispensabile che nelle zone periferiche resti un luogo sereno, immerso nel verde, impatto ambientale quasi zero per far dimenticare al turista lo stress della città.
Oggi questo ci chiedono.
Per questo occorrerà sviluppare il centro storico e realizzare le lottizzazione intorno al paese, ma non a macchia di leopardo”, chiarisce Piga, il titolare del Turismo.
Della stessa idea anche Giacomo Mallus (Pd): “Stiamo lavorando per ridurre le aree residenziali e gli insediamenti abitativi stabiliti negli anni ’60 che avrebbero distrutto le nostre colline sino a S’enna de sa Craba.
Certo poi dei due centri commerciali previsti nel Piano almeno uno sarà realizzato.
Come d’altronde stiamo ragionando per l’albergo e il supermarket che saranno costruiti a Sant’Angelo a due passi dove attualmente c’è il cantiere della 195”.
Tutta musica stonata che Corda, e lui come Dj di musica se ne intende, non quella non la vuole proprio sentire: “Le lottizzazioni al di là di via Borsellino, lungo la Provinciale non saranno concentrate in mano a pochi.
Mentre chi possiede mille metri di terra non ottiene nulla.
Insomma, c’è da riscrivere l’economia del territorio e creare equilibri. Riportiamo un po’ giustizia sociale – ha ribadito – se così non sarà porterò la gente in piazza”.
A buttare acqua sul fuoco ci pensa l’assessore Marrapese: “L’iter amministrativo è a buon punto.
Le osservazioni sono state quasi tutte analizzate. A breve spetterà alla parte politica dare l’ok e ci sono i presupposti”.
Lo strumento urbanistico è stato adottato da troppo tempo.
Dovrà approdare in Aula, quando la coalizione deciderà le linee da approvare e soprattutto quando troverà l’accordo.
Potranno sollevare la mano 7 consiglieri su 20.
Dessì, capo della compagine dovrà fare i conti con Silvano Corda, Marco Zaccheddu, Giacomo Mallus, Efisio Demuru, Giuseppe Cabiddu, Fabrizio Cau e Christian Ruiu.
Guarda a caso tutti in squadra.

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