Furti nel territorio: controlli a tappeto della polizia

CAPOTERRA, controlli a tappeto stanotte della Squadra Volante della Questura: identificate 45 persone fermati 34 autoveicoli.

Sono state fatte 4 contravvenzioni per violazione del codice della strada, sequestrato un ciclomotore e denunciato il conducente per guida senza patente.

In questi ultimi mesi stanchi dei continui furto nelle periferie e nelle aziende agricole, con raccolte di firme e incontri con il Prefetto i cittadini hanno chiesto un maggiore controllo del territorio.
Il Questore di Cagliari Filippo Dispenza, ha predisposto mirati servizi di controllo del territorio nel Comune di Capoterra, ulteriormente intensificati anche a seguito delle numerose segnalazioni di furti…

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Maggioranza allo sbando e opposizione all’attacco: il PUC non sarà approvato

CAPOTERRA, Cabiddu, Fiume e Ruiu restano in aula con la minoranza quando la coalizione Dessì abbandona l’aula e fa mancare il numero legale.

Non c’è accordo sul Suap.

Affondo di Corda su Facebook.

L’opposizione non concede sconti: quindi non è solo questione di Suap ma il problema è politico nonostante il rimpasto in giunta e due nuovi ingressi in Consiglio.

Interrogazione di Fiume: hinterland è servito dai trasporti e dobbiamo insistere perché lo sia anche il nostro territorio magari anche aumentando le fermate dell’Arst.

Il sindaco: nessuna crisi. Ci sono questioni da affrontare e chiarire. Gli assenti hanno problemi di lavoro, familiari e di salute

All’inizio ha barcollato, tentennato.
Ma non c’era l’aria di festa per aver portato a termine il rimpasto più volte annunciato.
La tensione tra i banchi della coalizione di Francesco Dessì era palpabile. Non c’era accordo. In teoria sull’adesione al consorzio Cisa di Serramanna che dovrà gestire, lo sportello per le Attività produttive cioè il Suap, dopo che l’ufficio del palazzo di via Cagliari è rimasto vuoto tra malattia del dipendente e il trasferimento dell’ingegner Sara Lai.
Il problema è politico. Come aveva dichiarato il rappresentante dell’assemblea nazionale Efisio Demuru, il più votato tre anni fa. “Questo nuovo scenario non risolve i problemi perché restano tutti quanti.
È stato fatto solo un passo tecnico.
Rimane il discorso politico da affrontare.
Il partito non esiste e da parecchio che non ci riuniamo. Mi son candidato alle primarie con lo slogan “Capoterra cambia passo”, per essere alternativo alla linea Dessì.
Ha vinto lui con una larga maggioranza ed io lo sosterrò ma non possono chiedermi di fare il suo collaboratore.
Ebbene non c’è stata la svolta.
Certo come più votato avrei preferito un maggior coinvolgimento ma così non è stato. Questo significa che la mia alzata di mano in Consiglio avrà un peso maggiore”, aveva fatto sapere Demuru, all’inizio della settimana appena era stato reso noto il rimpasto in giunta.
Tutt’altra visione il suo capogruppo Marco Zaccheddu che ha parlato di una svolta per portare a termine il progetto elettorale.
A quanto sembra, i problemi nascono nel giugno 2011.
Quando una parte del Pd, la maggioritaria nel gruppo ma non nel partito, ha tentato di ignorare tutti quelli che avessero idee diverse dal presidente dell’assemblea Giorgio Marongiu e dal sindaco Francesco Dessi…

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SUAP, la maggioranza fa mancare il numero legale e non decide: l’opposizione all’attacco

CAPOTERRA, la maggioranza Dessì nonostante il rimpasto in giunta, non ha i numeri per decidere.

Dieci in aula e tra questi Cabiddu, Fiume e Ruiu restano con la minoranza perché non sono d’accordo che si aderisca al consorzio.

Il sindaco: “Nessuna crisi. Ci sono questioni da affrontare e chiarire. Gli assenti hanno problemi di lavoro, familiari e di salute”.

L’opposizione passa all’attacco: siamo all’assurdo la coalizione porta in aula argomenti non condivisi. Non c’è collegialità e un progetto comune. Si va in ordine sparso. Oggi doveva essere il battesimo di una nuova amministrazione dopo il rimpasto in giunta. Invece i problemi restano tutti.

Critico anche Bruno Pillitu che dopo aver proposto di eliminare l’ordine del giorno, invitando tutti a leggere attentamente lo schema di convenzione, ha abbandonato l’assemblea.

Nessun accordo sul Suap.
La maggioranza, ad eccezione di Giuseppe Fiume, Christian Ruiu e Giuseppe Cabiddu, abbandona l’aula e fa mancare il numero legale.
Incluso il vice presidente dell’assemblea Fabrizio Cau che ha lasciato al rappresentante di minoranza Giovanna Congiu, il compito di costatare che non c’era più il numero legale…

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Piscina comunale e sentenza del Tar: la nuova gestione assuma i 15 lavoratori e gli atleti concludano la stagione agonistica

CAPOTERRA, dopo la sentenza del Tar dello scorso mese: la Promosport anche se a fine stagione, dovrà lasciare la struttura entro aprile alla Promogest, esclusa sei anni in un primo momento dalla gara d’appalto.

I 15 lavoratori preoccupati perché al momento non hanno ricevuto garanzie per il futuro occupazionale.

I genitori degli atleti, stamattina in Consiglio hanno protestato in silenzio: mancano 4 mesi alla fine della stagione agonistica non obbligateci andare altrove.

Presidente dell’assemblea, sindaco e Consiglieri hanno manifestato solidarietà ai lavoratori e agli atleti

La sentenza del Tar non è stata un fulmine a ciel sereno. Una questione risaputa.

Un finale già scritto forse è stato poco letto e quindi sottovalutato.

Prima o poi il cambio di gestione nella piscina di via Lombardia, sarebbe arrivato.

Il problema della struttura comunale è piombato ancora una volta in Consiglio comunale.

Stamattina, prima che la maggioranza facesse mancare il numero legale è stato affrontato il dilemma.

“L’ordinanza del Tar è esplicita – ha spiegato all’aula il sindaco Francesco Dessì – purtroppo il contenzioso c’era da tempo e Paolo Pettinao, dirigente della Promogest dovrà entro il mese prossimo prendere in consegna la struttura.

Noi chiederemo, anche se la legge non lo obbliga, di assorbire tutti i quindici dipendenti.

In modo che nel territorio non siano aggravati i problemi occupazionali”.

In aula, i lavoratori che hanno paura di perdere il posto di lavoro e numerosi genitori degli oltre 500 iscritti in piscina.

“Certo che a fine campionato questo non ci voleva – lamenta Corrado Cecconi, portavoce dei genitori – le iscrizioni sono state fatte con la Promosport non sarà facile cambiare i tesserini. C’è una questione di iscrizioni fatte per una società valide per tutta la stagione. Questo ci costringe a portare i nostri figli a Cagliari. Siamo all’assurdo”….

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Piscina comunale e sentenza Tar: Promosport lascia la gestione alla Promogest

CAPOTERRA, la sentenza applicativa del Tar emessa il mese scorso, Promosport anche se a fine stagione, dovrà lasciare la struttura entro aprile alla Promogest, esclusa sei anni in un primo momento dalla gara d’appalto.

I 15 lavoratori preoccupati perché al momento non hanno ricevuto garanzie per il futuro occupazionale.

I genitori degli atleti, domani mattina manifesteranno in Consiglio: mancano 4 mesi alla fine della stagione agonistica.

La sentenza applicativa del Tar emessa il mese scorso, a quanto pare non dà ulteriori interpretazioni.
Le attività della piscina comunale gestita dalla Promosport anche se a fine stagione, dovrà lasciare la struttura entro aprile alla Promogest, esclusa sei anni in un primo momento dalla gara d’appalto.
Lo scorso anno, la sentenza del Consiglio di Stato che dava ragione alla Promogest, esclusa dalla gara, perché non aveva presentato la fideiussione definitiva, requisito non richiesto dall’appalto, bandito sei anni fa.
La commissione tecnica comunale che allora valutò la documentazione, affidò la gestione della piscina alla Promosport.
Il ricorso al Tar gliela dava vinta.
Ma la sentenza di Stato, ribalta quella del Tribunale amministrativo e dà ragione alla Promogest.
Adesso non c’è più tempo per accordi e strette di mano.
Bisogna che Promosport ritiri tutto il materiale e passi il testimone alla nuova gestione.
Le sentenza non vanno ulteriormente discusse ma rispettate…

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