Soprintendente: i lavori della nuova 195 non distruggeranno il fortino

No, alla distruzione dei beni identitari della Sardegna come il forte realizzato nel 1942 a Capoterra, in località Guardia Longa”. Hanno chiesto le scorse settimane le associazioni culturali Assfort, Archeo.Mil, Sesamo, Aloe Felice, Ambiente Sardegna e Sardegna Sotterranea, firmataria, quest’ultima, di una istanza spedita al ministero per i Beni e le Attività culturali.
I funzionari della Soprintendenza si sono mossi, avrebbero già contatto la ditta impegnata nei lavori per la realizzazione di un tratto della nuova quattro corsie e che, nei giorni scorsi, ha recintato il fortilizio bellico, vero simbolo identitario di Capoterra, importante preesistenza della storia miliare della Sardegna meno conosciuta.
Quindi, il ministero per i Beni culturali ha risposto all’istanza delle Associazioni culturali e ambientaliste che hanno chiesto la tutela de “la finta mola”, il fortino risalente alla seconda guerra mondiale situato in località Sa Guardia Longa.
Da tempo infatti, lo storico manufatto è stato recintato e inserito nell’area del cantiere intento nella realizzazione ella nuova strada Statale 128.
“Il fortino rientra tra i beni culturali tutelati dalla legge e non possono essere distrutti, deteriorati o danneggiati”.
Questa la risposta della Soprintendenza ai quesiti formulati dalle associazioni, primo firmatario Marcello Polastri, autore di pubblicazioni sui beni culturali della Sardegna, che ha presentato l’istanza in sinergia con le cinque associazioni culturali…

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Capoterra, no alla distruzione del fortino di Guardia Longa

“No alla distruzione dei beni identitari della Sardegna come il forte realizzato nel 1942 a Capoterra, in località Guardia Longa”. Lo chiedono le Associazioni culturali Assfort, Archeo.Mil, Sesamo, Aloe Felice, Ambiente Sardegna e Sardegna Sotterranea, firmataria, quest’ultima, di una istanza spedita al ministero per i Beni e le Attività culturali.
Spetterà ora ai funzionari della Soprintendenza contattare la ditta impegnata nei lavori per la realizzazione di un tratto della nuova Statale 195 e che, nei giorni scorsi, ha recintato il fortilizio bellico, vero simbolo identitario di Capoterra, importante preesistenza della storia militare della Sardegna meno conosciuta. Immagini e dati sono stati resi pubblici sul portale internet di SardegnaSotterranea.org…

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Il Comune di Capoterra presenta la Carta Turistica

L’amministrazione comunale di Francesco Dessì punta sul turismo e sulla valorizzazione dei beni architettonici, il lido della Maddalena, la zona costiera. Il futuro parco religioso con i percorsi turistici che vanno dallo stagno di Santa Gilla alla Torre saracena di Su Loi, dal sentiero del Sicomoro di Poggio per salire sino alle chiesette campestri di Santa Barbara e Gerolamo.
Un trenino turistico su gomme porterà i visitatori in un tour tra storia, laguna e mare percorrerà tutto il territorio di Capoterra e le sue innumerevoli bellezze sino al parco della Comunità montana. Tutti progetti in cantiere che attendono solo il taglio del nastro.
Intanto, venerdì 11 luglio alle 18.30 a Casa Melis in Corso Gramsci la giunta Dessì e la Pro loco presenteranno la prima carta turistica di Capoterra.
Una novità che vanta l’elaborazione grafica dell’architetto Beniamino Garau con la consulenza scientifica del geografo-storico Luca Piano e componente dell’Associazione italiana Insegnanti di geografia.
“Sono stati inseriti tutti i punti di interesse storici e culturali – puntualizza l’assessore al Turismo, Beniamino Piga – con informazioni utili come trovare bancomat, farmacie, guardia medica, numeri utili, collegamenti e fermate dei bus da e per Cagliari. Con l’evidenza al trasporto urbano e il collegamento con la costa. Verranno stampate e distribuite nei pubblici esercizi e nelle strutture ricettive in modo che il turista sappia che cosa visitare nel nostro territorio.
Inoltre sto predisponendo con le associazioni il tour per visite guidate nei principali monumenti come ad esempio Casa Melis e la Torre Saracena. Ma i beni architettonici e ambientali sono numerosi e sono ben puntualizzati nella carta turistica”, conclude Piga…

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Comune di Capoterra: approvato il Piano socio assistenziale 2014

Il Piano socio assistenziale della giunta Francesco Dessì nel Consiglio comunale di ieri mattina è stato approvato all’unanimità.
Ieri si è assistito ad una valle di lacrime per i dati allarmanti diffusi sul disagio sociale e per la dispersione scolastica. Su oltre 7 milioni di euro una buona parte finiscono per l’assistenza ai disabili, ai minori in difficoltà e quindi la dispersione scolastica.
Poi ci sono gli anziani che tra serate danzanti, acque in bottiglia e servizi al centro portano via oltre 858 mila euro in servizio di assistenza domiciliare, per 50 utenti e centro aggregazione sociale, frequentato da 160 pensionati, servizio trasporto con fondi comunali.
Vanno via 413 mila euro per inserire 22 anziani in strutture protette anche per i disabili e 334 mila l’assistenza e l’inserimento in strutture di 28 persone non autosufficienti.
C’è il caso disperato delle famiglie, sono circa 80, seguite dai servizi dove per 30 minori, il giudice ha deciso l’inserimento in case famiglie, per strapparli dalle precarie condizioni familiari.
Si tratta di 30 ragazzini che sono entrati nella spirale del circuito penale e le loro famiglie non sanno come porre rimedio.
Restano i dati allarmanti. L’Osservatorio scolastico della Provincia nel 2012-2013 indica che 37,6 % degli alunni ha un ritardo di almeno un anno. Il progetto “Prosafamilia” per prevenire e non curare il disagio sociale, probabilmente poco utilizzato dalle famiglie. Ancora 499 mila euro per l’assistenza scolastica specialistica per 50 alunni con disabilità e 103 mila a sostegno organizzativo alunni disabili in situazione di svantaggio.
Per quanto riguarda le povertà estreme della linea 3 ci sono oltre 464 mila.
Interventi nel sociale e nei servizi di prevenzione rivolti a minori e famiglie in situazioni di disagio psico-sociale e forme di handicap psico-fisico. Nuclei familiari con problemi di relazione.
Ancora l’inclusione scolastica nelle scuole che coinvolga in rete i quattro istituti di Capoterra il 1°e 2° Circolo, la Scuola Secondaria di Primo Grado Nivola e l’Istituto Sergio Atzeni.
“Vogliamo puntare sulla scuola perché è lì il problema da risolvere per attenuare il disagio scolastico e l’abbandono anche dove la famiglia non sa come intervenire. Vorremo strappare il ragazzino dalla piazza con adeguati interventi di prevenzione – precisa l’assessore alle politiche sociali, Giacomo Mallus – così da rispondere ai bisogni di tutti, compresi coloro che intraprendono percorsi educativi speciali e disturbi nell’apprendimento. I minori “abbandonati” dalle loro famiglie, al momento sono 30 e il giudice ha disposto che fossero inseriti in strutture specializzate ad accoglierli.
Abbiamo avviato da tempo progetti e corsi per i docenti sul problema bullismo proprio per far prevenzione in modo che nessun studente abbia paura di frequentare le lezioni perché preso di mira dai furbi della classe. La scuola per investire sul cittadino del domani, senza trascurare la famiglia”, conclude l’assessore…

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Presentazione-PianoSocioAssistenziale.pdf

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