Passata di pomodoro fresco; fette di pane raffermo; cipolla; aglio; olio extra vergine; sale; brodo.
PREPARAZIONE
Far soffriggere uno spicchio d’aglio in un cucchiaio d’olio, levarlo appena dorato, versare una cipolla finemente tritata e lasciare imbiondire, aggiungere un mestolo di brodo e contemporaneamente il passato di pomodoro, salare e lasciar cuocere pochi minuti. Aggiungere il pane raffermo in fette dello spessore di circa un cm lasciar sobbollire ancora qualche minuto e far riposare a fuoco spento finché i sapori si compenetrino e si assorba il sugo. Servire nei piatti spolverando con abbondante pecorino.
500 g. di Malloreddus di semola di grano duro con una lieve percentuale di pasta tinta con lo zafferano; un’aragosta viva possibilmente con le uova; 1 spicchio d’aglio; 1 decilitro d’olio d’oliva 1 peperoncino rosso; 1 foglia di alloro; 400 g. di pomodori pelati in polpa sciolta; una noce di burro; sale quanto basta.
PREPARAZIONE
In un’ampia casseruola predisporre un soffritto a base di cipolla tagliata molto fine, olio d’oliva, uno spicchio d’aglio schiacciato e il peperoncino rosso a pezzetti. Prima di far friggere l’olio unire l’aragosta tagliata sul recipiente, in modo che il liquido del crostaceo venga raccolto insieme agli odori. Far soffriggere per qualche minuto aggiungendo l’alloro, il pomodoro spappolato senza semi, il sale ed il tocchetto di burro. Cuocere il sugo a fuoco moderato, facendo condensare i liquidi, fino a quando la salsa e l’aragosta sono ben amalgamate. In un’altra pentola cuocere nell’acqua salata i malloreddus e toglierli quando sono al dente. Sgocciolare con cura e versare nella casseruola del sugo con le aragoste rimestando e facendo insaporire il tutto.
1/2 kg. di malloreddus; 3 foglie di alloro; 400 g di salsiccia suina fresca; 200 g di salsiccia secca; olio extravergine d´oliva; 1 cipolla; 400 g di passata di pomodoro; 150 g di pecorino grattugiato; sale.
PREPARAZIONE
Tritare finemente la cipolla e farla rosolare insieme alla salsiccia tagliata a tocchetti nell´olio extravergine d´oliva. Aggiungere la passata di pomodoro l’alloro e il sale e far cuocere a fuoco lento fino a quando il sugo si sarà un po’ addensato. Nel frattempo far cuocere i malloreddus in abbondante acqua salata, scolarli al dente e condirli con la salsa preparata, aggiungere del pecorino grattugiato. Servire caldo.
3 etti di semola fine; 2 uova intere; 2 cucchiaiate d’olio d’oliva; sugo di pomodoro; pecorino; poca farina; 1 pizzico di zafferano; sale.
PREPARAZIONE
Impastare i trecento grammi di semola fina con le uova intere sbattute, con un cucchiaio d’olio d’oliva, un pizzico di sale e uno di zafferano. Lavorare con cura fino ad ottenere un impasto piuttosto sostenuto, raccoglierlo a palla e lasciarlo riposare coperto con un tovagliolo. Trascorsa almeno un’ora, staccare dalla massa dei pezzi grossi quanto una noce, tirarli in sfoglia sottilissima e farne dei quadratini di circa 8 centimetri di lato e cospargersi di farina. Prendere un comune ferretto da calza, di quelli che una volta si usavano per lavorare a mano i pedalini, posarlo su un vertice.
1 kg. di patate a pasta gialla; 3-4 etti di farina da pane (semolato di grano duro); 2 tuorli d’uovo; sale; zafferano; 400 g. di formaggio ovino fresco grattugiato grossolanamente e aromatizzato in anticipo con un pizzico di zafferano sciolto in poco latte.
PREPARAZIONE
Scegliere le patate di buona qualità farinosa, lessarle in poca acqua, senza pelarle. Sbucciarle ancora calde, posarle sul tavolo di cucina ricoprirle abbondantemente di farina e schiacciarle con il mattarello in modo da ottenere una pasta liscia e senza grumi. Incorporarci i tuorli e una presa di sale e, lavorando con la punta delle dita, continuare a impastare con altra farina fino ad ottenere un composto omogeneo e fitto che si stacchi dal tavolo in un solo pezzo. Formare dei cordoni grossi due centimetri e, con un coltello, tagliarli in tanti pezzi lunghi due centimetri. Passarli uno alla volta sulla parte concava dei rebbi di una forchetta , spingendoli verso il manico della forchetta. Lo gnocco è pronto con il suo incavo e i caratteristici solchi. Posarli man mano in un unico strato su un telo infarinato. Cuocerli in abbondante acqua bollente salata. Cinque minuti dopo che sono venuti a galla, si estraggono con un cucchiaio forato, si passano man mano in una zuppiera già cosparsa di formaggio grattugiato e si condiscono stratificando alternativamente gnocchi e formaggio grattugiato, fino ad esaurimento degli uni e dell’altro. Si lasciano stufare almeno cinque minuti prima di servirli, oppure si tengono in caldo, in forno a 60 gradi, fino al momento dell’uso. Il formaggio non deve gratinare, ma semplicemente fondersi.