Capoterra, 06
ottobre 2001
"Il consiglio della
XXIII Comunità montana è irregolarmente costituito"
Il comune di Assemini
non riesce ad eleggere i suoi rappresentanti
"Il consiglio della ventitreesima Comunità montana è irregolarmente costituito con la conseguente impossibilità
di valide deliberazioni per l'inadempienza del comune di Assemini per la mancata elezione dei suoi rappresentanti". Frasi lapidarie che pesano come un macigno, quelle deliberate mercoledì scorso dell'ente comunitario nei confronti del consiglio comunale di Assemini. Insomma, i rappresentanti non arrivano per incomprensioni all'interno della maggioranza, in particolare il Centro e i Ds, e per la dura battaglia del Polo sulle modalità di voto.
Quindi il tormentone, considerato estivo, continua il suo corso anche nella nuova stagione: Uta, Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro rimangono forzatamente con le braccia incrociate perché l'assemblea civica non riesce ad eleggere i suoi rappresentanti. Così mercoledì scorso la comunità montana, stanca dei continui rinvii e delle numerose proteste dei comuni interessati ha riunito la giunta e ha deliberato così sconfessando Assemini e rimettendo la scottante e infinita storia nelle mani del prefetto di Cagliari Efisio Orrù.
Tutto è partito il 24 luglio nel consiglio comunale di Assemini quando la maggioranza propose di votare i rappresentati sovra comunali con votazione congiunta. Proposta decisamente respinta dai consiglieri della Casa delle Libertà che in segno di protesta abbandonarono l'aula. Stessa scena per ben quattro consigli comunali, riuscendo addirittura ad eleggere Francesco Desogus nonostante il suo assenso e le successive dimissioni. Ora l'ultima parola spetta al prefetto.
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