Il quadro dell’anno scolastico 2005/2006 reso noto dall’assessorato alla Pubblica istruzione di Capoterra sulle scuole superiori è allarmante: uno studente su quattro abbandona gli studi, su 446 iscritti sono stati in 147 a non arrivare alla promozione. “Per contenere questo fenomeno dobbiamo rimboccarci le maniche. E’ necessario creare delle iniziative e le assemblee in programma con studenti e rappresentanti dei genitori serviranno a comprendere quali sono i disagi e come risolverli”, afferma Oreste Pili. Favorevole all’intervento sociale é anche l’assessore ai Servizi sociali Marco Zaccheddu: “Il motivo degli abbandoni scolastici non è mai unico perché ci possono essere problemi economici, problemi familiari, la mancanza di sostegno educativo dentro la famiglia o anche dentro il gruppo di amici che porta i teenager a trasgredire per forza di cose e quindi a non voler studiare”. “Sa scola noa” inizia quindi tra i banchi dell’aula consiliare con il progetto di convenzione che le scuole stipuleranno con l’amministrazione. “Le scuole chiedono un’intesa per delle cose molto importanti e alcune di queste, come la cura del verde nelle scuole nei mesi estivi, porteranno anche alla creazione di un albo di volontari di tutte le età, si spera soprattutto giovani, che si metteranno a disposizione della comunità creando dei momenti di aggregazione sociale”. “Sa scola noa” inizia con il progetto di parificazione linguistica che porterà il sardo nelle scuole allo stesso livello dell’italiano, come spiega Pili: “All’interno delle scuole di Capoterra si darà il via al bilinguismo. I nostri figli sapranno parlare il sardo e l’italiano, la lingua della terra in cui sono nati che rischia di essere dimenticata”.
• Sondaggio: Abbandono scolastico alle superiori di Capoterra