Secondo appuntamento tra l’assessore all’agricoltura Cristina Siddi e i coltivatori della Piana di Tuerra, per discutere gli ultimi dettagli risolutivi dei collegamenti idraulici perché l’acqua della diga arrivi ai campi così da sconfiggere la grande siccità che in questi ultimi anni ha compromesso le coltivazioni. “Questo incontro è operativo, infatti alle ottanta aziende sono stati consegnati i contatori dell’acqua – spiega il sindaco, Giorgio Marongiu – e dal mese di settembre i campi saranno irrigati con l’acqua del Flumendosa. Questa operazione consentirà alle falde acquifere di riposare e chissà nei prossimi anni, piogge permettendo, sarà sconfitta la salinità”. Intanto i tecnici del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale hanno ascoltato le proposte degli agricoltori e distribuito un questionario per individuare i tipi di attività che sono presenti nelle località di Tanc‘e Nissa e Tanca Manna in modo da erogare l’acqua nella giusta misura. L’incontro è stato risolutivo e nello stesso tempo storico perché ha siglato un accordo tra giunta comunale, Eaf, Casic e Consorzio di bonifica. Il problema della salinità dell’acqua esplode nel ’95 e il commissario straordinario per l’emergenza idrica, Federico Colomba, concesse un finanziamento di seicento milioni per realizzare le condotte che dalla Piana di Capoterra giungono alla diga. Non sono mancate le proteste di numerosi agricoltori che per la salinità hanno dovuto abbandonare le proprie aziende -“L’impianto era pronto da alcuni anni e non si capisce perché non sia mai entrato in funzione”- lamenta Nicola Gaudino. Ora tutto è pronto, mancano solo gli ultimi accordi tra l’amministrazione comunale e il Consorzio di bonifica in particolare per stabilire il prezzo dell’acqua erogata: “Stamani sono state distribuite le schede per effettuare i rilievi statistici – spiega l’assessore Siddi – in modo da quantificare il costo di 400 mila litri d’acqua erogati all’anno. In tutti i casi i prezzi saranno economicamente vantaggiosi”.