A Capoterra nasce uno sportello di mediazione per arginare il bullismo

Lo sportello di Mediazione, convegni sui conflitti, bullismo e immigrazione sono le innumerevoli iniziative che l’Amministrazione di Francesco Dessì e l’Assessore alle politiche sociali Walter Cocco portano avanti per attenuare il disagio giovanile incominciando dalla tenera età. Se ne parlerà ancora una volta, giovedì 16 maggio dalle 15 nel convegno: “So-stare medi(t)ando sul conflitto” nella biblioteca comunale, in vico del Popolo a due passi dal Centro sociale. Una tappa importante soprattutto da queste parti dove intolleranza e razzismo mostrano il loro lato più crudele. Non ultimo, i fatti dei tre studenti africani aggrediti e minacciati a Capoterra. Bullismo misto a razzismo. Uno di loro finisce in ospedale e rischia la vita. Studenti che hanno il terrore di andare a scuola. Vivacità eccessiva che sfocia in molestie. Senza dimenticare i continui litigi davanti alla scuola media di via Amendola. Fatti di cronaca più volte scritti. Se poi si aggiungono le scritte minacciose nelle vetrine dei negozi cinesi e le vetrine infrante, la testa mozzata della statua di sant’Ignazio in piazza chiesa, le continue incursioni al salone parrocchiale delle vie Vittorio Emanuele e Kennedy, la distruzione di alcune telecamere comunale piazzate qua e là per il territorio, si capisce che bisogna agire presto. È urgente intervenire con percorsi educativi ad hoc per attenuare il disagio ed impedire che i bulli si organizzino in pericolose baby gang. “Attenuare il disagio partendo fin dalla tenera età. Per questo una parte di Fondi regionali sulle povertà e 450 mila euro dalle Casse comunali sono stati dirottati in quella direzione – chiarisce l’assessore alle politiche sociali Cocco – il Consiglio d’Istituto delle scuola media Costantino Nivola si è già espressa favorevolmente e fra non molto dovrebbero aderire anche le prime classi delle Superiori. Dovremo inserire gli educatori che portino avanti il percorso didattico sulle regole. Civile convivenza da rispettare tra coetanei. In un secondo momento, l’istituzione scolastica avvierà corsi d’aggiornamento per docenti perché sappiano operare sulle problematiche”. Un percorso educativo che diventerà efficace a lungo termine. Intanto, lo Sportello di Mediazione dei conflitto è stato istituito. Uno strumento di soluzione pacifica con la competenza di un professionista, viene offerto a tutta la comunità in uno spazio imparziale neutrale e in cui viene tutelata la riservatezza. Intanto, giovedì dalle 15 in Biblioteca continua il seminario: So-stare medi(t)ando sul conflitto. “L’intento di far conoscere quanto è stato finora fatto con la mediazione per ribadirne le potenzialità a favore di quanti si trovano a dover gestire inevitabili conflitti: tra coniugi, tra genitori e figli, tra insegnanti e alunni, tra colleghi di lavoro, tra datore di lavoro e dipendente, tra vicini di casa – precisa l’assessore Cocco – Il conflitto è infatti un elemento costitutivo dell’interazione umana perché la differenza di opinioni, desideri e interessi è necessaria. Tuttavia si può gestirlo con strumenti costruttivi. Tra questi riveste un ruolo significativo la mediazione che per molti versi riprende pratiche di antiche tradizioni”. Al convegno interverranno: il sindaco Francesco Dessì, Pier Gavino Sechi, avvocato, insegnante e formatore in materie giuridiche, Michelina Masia, professore associato in Sociologia del diritto presso il Dipartimento di Diritto pubblico e Studi sociali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, Daniela Ardau mediatrice familiare e comunitaria.

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