Circa 1000 visitatori tra il pomeriggio di sabato e tutta la giornata di ieri. Sono gli importanti numeri di “Capoterra Monumenti aperti”, edizione 2008, partita in contemporanea con la manifestazione madre cagliaritana. Presenze da suddividere fra le sei mete storico-culturali che il Comune di Capoterra, per l’intero fine settimana, ha potuto aprire al pubblico grazie alla disponibilità delle tre parrocchie cittadine, di alcuni privati ma soprattutto dei 150 giovanissimi volontari che hanno svolto il compito di guide.
Capoterra è stata tra le prime, fin dal 2002, ad aver promosso una manifestazione culturale diventata, ormai, un appuntamento irrinunciabile per tutta la Sardegna, con oltre sessanta comuni coinvolti. In questi sette anni,così, migliaia di persone hanno avuto la possibilità non solo di visitare ma soprattutto di poter conoscere approfonditamente tutti i principali monumenti storici del territorio: la chiesetta romanica di Santa Barbara, sorta nel XIII secolo sul luogo in cui questa martire locale, omonima della più famosa patrona dei minatori, subì la pena della decapitazione; quella di San Girolamo, antico ricovero di eremiti, con il dipinto del pittore tardo manierista Francesco Pinna; la cinquecentesca torre d’avvistamento costiero di Su Loi; l’ottocentesca chiesa parrocchiale del centro storico; quella di Poggio dei Pini, annoverata tra i cento esempi d’architettura sacra contemporanea più importanti d’Italia. La novità di quest’anno è stata rappresentata dalla chiesetta stazionale di Sant’Efisio a Su Loi, tappa obbligatoria, ogni 1 maggio, della processione votiva del martire guerriero da Cagliari a Nora e viceversa.
Con le sue circa 400 presenze è stata la meta preferita dai turisti del fine settimana, anche per la concomitanza della rassegna con l’annuale sagra in onore del santo che, nel 1656, protesse dalla peste non solo la capitale ma anche l’allora neonata Capoterra. I visitatori hanno potuto ammirare al suo interno la statua di Sant’Efisio più alta tra tutte quelle venerate in Sardegna, essere informati sulla storia della chiesetta (cappella privata di un’azienda agricola fondata agli inizi del secolo scorso) e sapere di più anche sul territorio in cui essa sorge, frequentato fin da epoca romana (come testimoniano i resti di una villa con prezioso mosaico pavimentale) e usato alla metà dell’Ottocento come imbarcadero del minerale ferroso estratto da una miniera dell’entroterra.
La formula di “Capoterra Monumenti aperti” è particolare. Prevede che l’impegno dei vari gruppi di “ciceroni” sia preceduto da un corso preparatorio, curato anche quest’anno dall’archeologo Mauro Dadea, in cui ciascun monumento viene analizzato dal punto di vista storico, architettonico e artistico. I visitatori desiderosi di ulteriori approfondimenti, inoltre, fin dalla prima edizione hanno potuto consultare altrettante serie di pannelli didattici, grafici e fotografici, esposti presso ciascun sito e disponibili anche su internet all’indirizzo www.capoterra.net.
“Capoterra Monumenti aperti” 2008, per la prima volta, ha visto partecipare al programma tutte le scuole cittadine: il I e II Circolo della scuola Primaria, la scuola Media “Costantino Nivola” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Sergio Atzeni”, assieme al Gruppo giovanile parrocchiale “VivaNoi” e all’Associazione culturale “Il Teatro dei Frutti d’Oro”. «Un’occasione unica – dice l’assessore alla Pubblica istruzione Oreste Pili – per favorire in tanti nostri giovani un approccio diretto al patrimonio monumentale e culturale del paese».
Le strutture o gli spazi circostanti le chiese di Santa Barbara, di San Girolamo e di Poggio dei Pini, come anche la torre di Su Loi, sono interessati da importanti lavori di restauro. «Questo – sottolinea il sindaco Giorgio Marongiu – a significare l’attenzione del Comune per il proprio patrimonio culturale».
Nel grande progetto di ristrutturazione è coinvolta anche la chiesetta di Su Loi, con l’attigua dimora padronale della “Società Agricola Comense”, che riportata all’antico splendore delle sue belle linee neorinascimentali diventerà un atteso spazio culturale a disposizione delle lottizzazioni costiere.
Proprio questo, molto probabilmente, sarà il nuovo monumento offerto al pubblico in occasione di “Capoterra Monumenti Aperti” edizione 2009.
Cesare Valentini
Le schede
• Chiesa di Sant’Efisio a Su Loi
• Chiesa Parrocchiale di Sant’Efisio
• Chiesa di Santa Barbara
• Chiesa di San Girolamo
• Chiesa Madonna di Lourdes
• Torre Costiera di Su Loi
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