L’Assessorato alla Cultura del Comune di Capoterra presenta la Mostra di pittura e di scultura “FRAMMENTI di ricerca contemporanea – 2007”, curata e realizzata da Valerio Baire, sarà visitabile dal 2 all’11 marzo al centro di Comunale di cultura “Casa Melis”, Corso Gramsci – Capoterra. Artisti presenti: Valerio Baire, Giomarco Cannella, Angelo Cingolani, Lazzaro Lecis, Gianni Marongiu, Gabriella Martis, Riccardo Pillittu, G. Marco Sassu, Alberto Scalas, Giovanni Serra, Giovanni Simbula, Armando Olla.
Presentazione dell’Assessore alla Cultura Oreste Pili
Con l’allestimento della collettiva Frammenti, l’amministrazione comunale intende dare un segnale di incoraggiamento a tutti gli artisti che vogliono dire qualcosa.
Credo che i loro messaggi qui presenti siano una chiara dimostrazione di come si voglia invogliare chiunque ad esprimere la propria finora inespressa spiritualità.
Presentazione del realizzatore e curatore della mostra Valerio Baire
Gli artisti presenti espongono i loro mondi, le proprie idee, la voglia di confrontarsi e di coinvolgere Capoterra in questo viaggio alla conoscenza di quei rapporti sociali e individuali di cui l’uomo fin dalla preistoria ha avuto bisogno per la sua crescita collettiva.
L’artista concretizza sentimenti presenti nel nostro fare quotidiano materializzandoli e rendendoli fruibili ad una lettura dinamica e costruttiva. Certo lo scambio con l’esterno è sempre stato difficile per Capoterra, che si è richiusa in sé stessa rifiutando tutti quei segni di cambiamento. Oggi la globalizzazione impone un’apertura al mondo che ci circonda. Internet abbatte le barriere della comunicazione, rimanere fuori da queste opportunità, e come un ritornare indietro nel tempo. Viviamo certo in un mondo precario e frammentario. L’intento è quello di recuperare quegli spazi consoni all’allestimento di mostre , che interessi e coinvolga tutti gli stati sociali, che dia spazio alle espressioni, ai sentimenti di creazione istigando i giovani ad una competizione sana dove la libera circolazione delle idee porti ad un cambiamento di vitale importanza per Capoterra, proiettandola in quelli spazi virtuali e materiali dove l’arte impone le sue regole di trasgressione e di rottura per creare un nuovo ordine, plasmando il nostro spazio città e proiettandoci veramente nel ventunesimo secolo.
• L’indifferenza ci tiene in ostaggio
• Locandina 1
• Locandina 2