La settimana scorsa si è svolto un vertice al settimo piano del palazzo regionale tra l’assessore ai lavori pubblici Silvestro Ladu e i sindaci di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula per discutere della realizzazione della nuova Sulcitana. I tecnici incaricati di progettare i vari percorsi avevano individuato tre tracciati per collegare Cagliari a Pula con un costo iniziale di 250 miliardi per trenta chilometri di strada, che seguirà il tracciato rosso cioè quello che passa per l’area industriale di Macchiareddu. «Oggi sono disponibili 63 miliardi a cui vanno aggiunti 40 del piano triennale Anas e 13 messi a disposizione dal Casic per un totale 143 miliardi – assicura l’assessore regionale Ladu – che consente di portare a termine il primo lotto della Sulcitana». Ma si prospettano tempi lunghi, si parla che il primo tratto andrà in appalto non prima della metà del prossimo anno. I sindaci dei paesi hanno espresso soddisfazione per l’incontro ma non sono mancate perplessità sul tracciato che seguirà la nuova Sulcitana perché il percorso voluto da Regione, Casic e Anas accontenterebbe gli amministratori di Capoterra ma non trova l’accordo del sindaco di Pula Mario De Donato: «Così si distrugge la nostra economia agricola». Comunque dissapori e disapprovazioni, stavolta tenute nascoste per non allungare oltre i lavori. Fra dieci giorni l’Anas metterà a disposizione dei comuni interessati i progetti e successivamente in Regione ci saranno le conferenze di servizio per discutere gli ultimi dettagli, prima che si passi ad appaltare la nuova 195. Così finalmente, anche se si prospettano tempi biblici, i numerosi incroci a raso saranno solo un ricordo. Troppi gli incroci che già pericolosi durante il giorno, la notte diventano trappole per la mancanza di un’adeguata segnaletica spesso nascosta dalle fronde degli alberi e dall’assenza d’illuminazione che ne aumenti la visibilità e quindi faccia diminuire i pericoli. Infatti, gli ultimi incidenti sono accaduti vicino a incroci privi delle più elementari norme di sicurezza. Ormai la 195 scoppia nelle ore di punta come in quelle considerate a basso flusso di circolazione, d’inverno come d’estate perché è diventata insufficiente e quindi pericolosa. Intanto gli automobilisti dovranno pazientare e sopportare per molto tempo le code chilometriche e gli imbottigliamenti ai semafori di Capoterra e Villa San Pietro cui vanno aggiunti i tamponamenti che imprigionano per parecchie ore le persone dentro le auto facendo perdere impegni importanti e arrivare in ritardo a lavoro.