È rivolta nelle lottizzazioni per la Tasi voluta dal Governo e applicata dall’amministrazione di Francesco Dessì.
Gli abitanti delle zone a mare hanno iniziato una raccolta di firme e fra non molto le presenteranno alla scrivania del sindaco.
“Non ci stiamo a pagare il 100 per cento dei servizi che non usufruiamo – lamenta Carlo Carcangiu del Coordinamento spontaneo degli amministratori, zone costiere – i residenti delle zone a mare paghiamo l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade. In più non godiamo dei servizi dei residenti nel centro storico. Pagheremo la Tasi quando i servizi saranno uguali per tutti.
A breve organizzeremo panchetti nelle piazze e la raccolta proseguirà anche nei bar e altri luoghi frequentati”.
Mercoledì sera c’è stato un irruzione in municipio degli attivisti del M5S che chiedevano alla coalizione almeno di spostare la tassa.
Pino Baire, in Aula ha continuato a puntare il dito su una tassa ingiusta e sperequativa: “Ho ricordato che l’ha votata la sola maggioranza con il solo obiettivo di fare “cassa”. La protesta dai cittadini presenti in aula è legittima e insiste perché il sindaco sospenda l’efficacia della delibera, oppure posticipi il pagamento, dopo esserci dotati di un regolamento che ridia a tutti un minimo di equità come la tassazione diversificata, agevolazioni, esenzioni per i disoccupati.
Noi siamo pronti anche da domani, a confrontarci con la maggioranza per dotarci di un regolamento Tasi, che riconsegni ai nostri concittadini quel minimo di giustizia sociale che gli è dovuto”, conclude Baire…
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