CAPOTERRA. Tenere alta l’attenzione su ordine pubblico e sicurezza: il consiglio approva il documento presentato da Lucia Baire (integrale in PDF).
Istituire entro 30 giorni un tavolo permanente per la sicurezza presieduto dal sindaco con il coinvolgimento le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche, ecclesiastiche e le parti sociali.
In più è necessario promuovere ed incentivare costantemente lo sviluppo della cultura della legalità per intraprendere un percorso educativo per le scuole, per i giovani, ma anche per gli adulti.
Furti nelle aziende agricole, nei locali e l’esasperazione dei proprietari, gli atti vandalici nelle piazze, parco giochi, fiorire in Corso Gramsci e l’oratorio parrocchiale, le scorribande dei fracassoni della notte. Ultimamente, la notte del 1° maggio si è aggiunto anche l’atto intimidatorio ai danni del rappresentante di minoranza Pino Dessì. Tre fucilate sparate contro la finestra della sua camera da letto.
Le pallottole, almeno tre sono finite dentro l’abitazione in via Diaz e dopo l’atto intimidatorio sono fuggiti. Si è sfiorata la tragedia.
A quell’ora, dormivano e nessuno si trovava nella traiettoria dello sparo. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Chi ha sparato conosce comunque la disposizione della casa e sa che in quella finestra si trova la camera da letto.
In Consiglio comunale ieri sera, oltre a bagarre per l’elezione dei presidenti di commissione e la coalizione di Francesco Dessì che va in ordine sparso, è approdato il documento sulla sicurezza e l’ordine pubblico presentato da Lucia Baire, esponente di opposizione. È stato approvato all’unanimità.
Numerosi, anche ieri gli attestati di solidarietà a Pino Dessi.
L’assemblea ha chiesto interventi per la riqualificazione di zone urbane più a rischio, anche e non solo con d’illuminazione per evitare strade o piazze buie.
L’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza, che al momento risultano insufficienti o non funzionanti.
Istituire entro 30 giorni un tavolo permanente per la sicurezza presieduto dal sindaco con il coinvolgimento le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche, ecclesiastiche e parti sociali operanti nel territorio.
In più è necessario promuovere ed incentivare costantemente lo sviluppo della cultura della legalità per intraprendere un percorso educativo per le scuole, per i giovani, ma anche per gli adulti.
Sulle proposte tutti d’accordo, non resta che attendere che dagli intenti si passi ai fatti…
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