PUC: meno cemento e 7 mila abitanti in più nei prossimi 10 anni

Capoterra, discusso in maggioranza un Puc ridimensionato. 270 ettari di zona C diventa agricola. L’incontro di maggioranza di ieri doveva decidere il prossimo passo. Invece ha preso ancora un po’ di tempo. In altre parole, temporeggia.
Il sindaco Francesco Dessì e l’assessore all’urbanistica Leopoldo Marrapese hanno spiegato alla coalizione che bisogna risparmiare territorio.
Quindi occorre costruire meno abitazioni e lottizzazioni. Ridimensionare le strutture ricettive e alberghiere. L’obiettivo finale dovrà essere quello di non superare i 6 mila e 900 abitanti per i prossimi 10 anni.
Sono 114 le osservazioni tra Provincia, Regione e cittadini che dicono chiaramente di cambiare rotta.
La base su cui partire è l’adeguamento del Puc al Piano paesaggistico regionale, al Ppr. Quindi per salvare le terre da ruspe e cantieri bisogna eliminate tutte le zone G ed F distanti dal centro abitato e dare uno sviluppo armonico al centro del paese.
Sarà cancellata anche la superficie turistica F di Baccalamanza, tra l’altro, i proprietari a quanto si dice, sarebbero anche d’accordo.
Le zone G e D a Maddalena sono separate dal contesto urbano e sono troppo vicine alla zona umida. Altro inghippo. Infine, ridimensionate anche le zone C adottando seguendo il criterio del ridurre il numero dei residenti per salvare quel po’ di territorio rimasto ed evitare ulteriore cementificazione.
A questo punto quasi 270 ettari di terreni da destinare a lottizzazioni, C, saranno definitivamente declassati ad aree agricole.
Una sorta di protezione alle speculazioni edilizie sebbene il Ppr in questo momento impedisca nuove lottizzazioni.
Le zone C al di là di via Borsellino, lungo la Provinciale saranno in mano a poche famiglie? Intanto, resta da sciogliere il nodo delle future residenze.
Nessuno vuole che siano concentrate in mano a pochi. Mentre chi possiede mille metri di terra non ottiene nulla. Insomma, c’è da riscrivere l’economia del territorio e creare equilibri.
Quella che in Comune, chiamano giustizia sociale. Argomento più volte ribadito da Silvano Corda e l’ha ripetuto anche ieri.
E ancora, stop ad ulteriori centri commerciali per tutelare le attività esistenti.
“Per forza dovremo accettare i ridimensionamenti imposti dal Ppr – spiega Nuccio Arrais, presidente della Commissione urbanistica – dobbiamo tenere conto delle tre alluvioni che hanno martoriato il nostro territorio e quindi del Piano assetto idrogeologico. Avremo un Puc fortemente condizionato dai vincoli imposti”.
Lo strumento urbanistico è stato adottato da tempo. Dovrà approdare in Aula, quando la maggioranza deciderà sule linee discusse ieri.
Alla fine dell’iter, la mano dovranno sollevarla solo 7 consiglieri su 20: Silvano Corda, Marco Zaccheddu, Giacomo Mallus, Efisio Demuru, Giuseppe Cabiddu, Fabrizio Cau e Christian Ruiu. Tutti della Maggioranza.
Su di loro pesa la responsabilità dello sviluppo urbanistico del territorio.

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