Blitz al piano urbanistico. Nuovo maxi centro commerciale in vista?

L’ombra di un nuovo maxi centro commerciale nel Cagliaritano. Non solo case, ma un centro commerciale all’ingresso di Capoterra. Un blitz al Piano urbanistico, così dentro e fuori la coalizione di Francesco Dessì considerano la variante alla lottizzazione Settembrini e Più in Sa Cruscixedda, dietro l’ex cantina sociale, presenta all’ufficio tecnico comunale in via Cagliari all’attenzione del dirigente Luigi Porcedda. A quanto c’è scritto nel progetto protocollato il 17 aprile scorso, gli imprenditori chiedono di voler cambiare. Una zona C1, con poche case e una Città mercato vasta oltre 4 mila metri, sembrerebbe che ci siano già accordi tra lottizzante e un’importante catena di distribuzione. Si dice che sia l’Iper Pan pronta ad investire in questa fetta di mercato. Il neo assessore all’Urbanistica, Leopoldo Marrapese e i consiglieri comunali sostengono di non saperne nulla. La variante alla lottizzazione presentata dagli imprenditori sarebbe rimasta ancora ferma in qualche scrivania dell’Ufficio tecnico. Il dirigente probabilmente sta esaminando il voluminoso incartamento prima di sottoporlo al sindaco e alla sua maggioranza. Una cosa è certa: si preannuncia burrasca che scuoterà gli equilibri politici. Questa notizia circola già da fine aprile, non piace a nessuno e tutti mantengono sulla vicenda un assoluto silenzio. Bocche cucite finché i progetti e la nuova proposta non arriverà nelle riunioni ufficiali. Solo allora inizierà la battaglia che farà tremare la commissione Urbanistica presieduta da Nuccio Arrais, e se non sarà immediatamente rispedita al mittente metterà in crisi la squadra Dessì. “Basta con i blitz al Piano urbanistico”, continuano a ripetere i consiglieri. La lottizzazione Settembrini era stata approvata quasi 10 anni fa e prevede l’insediamento di 171 abitanti e allo stesso tempo era dato l’ok, sempre nella stessa zona a alle 65 residenze Garau e a quelle Arrais e Più con una previsione di 140 residenti. Una scelta quella dell’amministrazione Marongiu di estendere il paese non a monte, considerato il rischio idrogeologico ma a valle. È stato richiesta la variante al Piano dell’Assetto idrogeologico, il Pai, per mitigare i rischi con i lavori ai canali di scolo ed attualmente le tre lottizzazione attendono la stipula delle convenzioni per partire.
Estendere le abitazioni alla periferia del paese a destra e a sinistra della strada provinciale accanto all’officina Fiat e dell’ex cantina sociale e i servizi per il turismo lungo la zona costiera. Ma di Città mercato non se ne parla nel Puc adottato. “Non sorgerà nessun altro Centro commerciale da queste parti – avevano assicurato più volte le forze politiche – in primis, dobbiamo tutelare le attività del nostro territorio. Nelle zone costiere saranno ammessi servizi legati al turismo o agli alberghi”. Per questo, avevano bocciato anche il mega IperPan esteso per 6 ettari all’ingresso del paese, dove attualmente c’è l’ex Cantina sociale dismessa da decenni. Intanto, resta da sciogliere il nodo delle future lottizzazioni. Nessuno vuole che siano concentrate nelle mani di pochi mentre chi ha mille metri di terra non ottiene nulla. Insomma, c’è da riscrivere l’economia del territorio e creare equilibri. Quella che in Comune alcuni, chiamano giustizia sociale. Il Puc potrà essere approvato, forse, il prossimo anno da 7 consiglieri su 20. Dessì, leader della coalizione dovrà fare i conti con Silvano Corda, Marco Zaccheddu, Giacomo Mallus, Efisio Demuru, Giuseppe Cabiddu, Fabrizio Cau e Francesco Ruiu. Guardacaso tutti della maggioranza.

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