A Capoterra l’ombra del grande commercio: “Con nuovi mega ipermercati vogliono affossare le realtà esistenti”

Silvano Corda è consigliere comunale a Capoterra dal 1997, quindici anni di “battaglie dalla parte dei cittadini”. Un tempo lo chiamavano il consigliere-dj, oggi è cresciuto insieme alla storia del suo paese. E adesso denuncia un rischio pesante, quello che lui chiama “un possibile colpo mortale al commercio capoterrese”. Nel nuovo piano urbanistico appena approvato c’è infatti una colata di nuove, piccole Città Mercato. Una, importantissima, all’altezza del secondo distributore sulla provinciale di Capoterra, a poche centinaia di metri dal paese. “Sarebbero ben tre ettari di area commerciale- spiega Silvano Corda- sarebbe una mazzata che metterebbe una pietra tombale alle attuali attività. Sappiamo che soltanto la Conad, ad esempio, dà lavoro a 70 famiglie del paese. Ma penso anche alla concorrenza che potrebbe stritolare i Gabbiani, la Sigma e gli altri market. Che bisogno c’è di un altro colosso del commercio se il servizio è già coperto?”. Corda propone invece una soluzione alternativa allo sviluppo, cioè gli alberghi sulla costa. “Magari non proprio in spiaggia e non proprio vista mare- dice- ma io credo che sulla costa capoterrese ci sia spazio per alberghi in grado di intercettare il flusso turistico. Magari scegliendo le zone giuste, che non siano a rischio idrogeologico”. Ma Corda racconta anche un altro pericolo sventato, quello di un’altra grande Città Mercato che era prevista ai bordi della statale 195: “Per la precisione sulla Pgm- spiega- volevano fare un mega centro commerciale di 6000 metri quadri. Vi immaginate che effetto devastante avrebbe avuto sul commercio locale? Volevano fare un cambio di distinazione d’uso. Beh, almeno quello lo abbiamo sventato. Ora con i due mesi di possibili osservazioni al Puc possiamo evitare anche la minaccia dell’altra area commerciale”. Nella foto, il consigliere Corda.

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