Non accenna ad attenuarsi la crisi per il Capoterra 2000, alle prese con un periodo non proprio esaltante. Il cammino del girone di ritorno (dopo sei giornate, eccetto quella riposata) della banda guidata da Gianni Melis registra la miseria di tre punti (l’unico successo in trasferta, sul campo dell’Alphaturris Roma, ndr) su quindici a disposizione. Un bottino assai ridicolo rispetto alle prime cinque giornate (giocate) del girone di andata (10 punti in cinque gare), ma quello che preoccupa non poco è la condizione psico-fisica della squadra apparsa nelle ultime settimane a corto di fiato e di idee. Ma la cura migliore per risalire la china potrebbe essere certamente una vittoria, la classica scaccia-crisi, che capitan Fabrizio Meloni (al rientro dopo la squalifica) e compagni dovranno cercare nell’impegno di domani pomeriggio che vede i gialloblù opposti al Basilea Cagliari, nel classico derby che si giocherà al Palaconi di Cagliari. Due situazioni di forma differenti per Basilea e Capoterra 2000 che provengono, rispettivamente, dalla sonante vittoria in trasferta (4-6) sul parquet dell’Alphaturris Roma e dal pesante ko interno (2-6, reti capoterresi di Simone Nurchis e Carlos Calvo Diaz) subito dal Civis Colleferro. I cagliaritani guidati dal presidente-allenatore Massimo Fronteddu (subentrato qualche settimana fa al dimissionario Davide Mura, ndr) cercano il quarto risultato utile consecutivo, mentre i sulcitani – senza lo squalificato Emiliano Cittadini – dovranno riscattarsi dopo il terzo capitombolo di seguito. Nel match dell’andata – del 6 novembre dello scorso anno – la spuntò il Capoterra 2000 per 5-2 con reti di Pedro Orofino, Thiago Bortoletto, Fabio Filippi e doppietta di Emiliano Cittadini, e sigilli di De Nardini e Borsato per i cagliaritani.
Carlo Manca