Non è accettabile che in un momento di crisi come questo a pagare debbano essere le persone con disabilità grave. E’ questo il primo commento di Marco Espa, Vicepresidente della Commissione Sanità e politiche sociali e di Mario Bruno, capogruppo del PD in Consiglio Regionale.
“Stiamo leggendo ora il testo approvato dalla giunta, salta agli occhi il tentativo di risparmiare risorse rispetto agli anni scorsi: 116 milioni di euro stanziati lo scorso anno per 28.351 progetti personalizzati, oggi la Giunta regionale decide di cambiare i criteri di assegnazione delle risorse stabilendo un limite di 91 milioni di euro. Questo vorrà dire che al momento della presentazione dei progetti ( è stato stabilito dalla Giunta il termine del 15 dicembre) ci saranno migliaia di persone con disabilità e loro famiglie che rimarranno improvvisamente senza alcun sostegno, fuori classifica per mancanza di risorse, dopo 10 anni di eccellente sostegno da parte delle Istituzioni.
Avevamo già denunciato in aula questo grave rischio, proponendo un emendamento al collegato alla Finanziaria che era stato assurdamente bocciato dalla maggioranza (vedi il resoconto e il video del dibattito su http://www.marcoespa.it/index.php?liva=130&livb=439&cat=link&id=197 ).
Leggiamo inoltre di nuovi criteri tecnici che penalizzano le persone con disabilità più grave – in una scala di valori da zero a 100, deve 100 è il punteggio per le situazioni più gravi – la Giunta decide di penalizzare con un taglio di ben 1500 euro le persone in indubbia situazione di alta gravità che hanno un punteggio tra 80 e 89. Perché, ci chiediamo? Perche risparmiare sulle spalle delle persone più in difficoltà?
E questo è solo un esempio. Constatiamo che nulla si dice sugli esiti del controlli contro i falsi invalidi che dovevano essere compiuti in forza della legge approvata in Consiglio Regionale nello scorso marzo.
Appena conclusa l’analisi del documento in una conferenza stampa entreremo nel dettaglio della situazione. Da adesso non possiamo che annunciare una battaglia istituzionale (in Commissione, in Consiglio Regionale) perché la Giunta Regionale modifichi in meglio i criteri approvati e si stanzino le risorse, perlomeno uguali allo scorso anno. Responsabilmente diciamo che le risorse non possono essere infinite ma non è possibile che da un anno all’altro vengano a mancare 25 milioni di euro, senza alcun motivo.”
Cagliari 20 ottobre 2010