Colleghi Consiglieri,
qualche settimana fa una agguerrita falange di sindaci, tra essi 120 provenienti dalla Sardegna (il nostro, ancora una volta, ha brillato per la sua assenza) si sono riversati sotto il Palazzo del Governo a reclamare la loro impotente rabbia per il taglio finanziario operato sugli Enti Locali ridotti ormai alla fame.
Successivamente, i Governatori Regionali, dopo un’estenuante attesa condita a geremiadi, hanno potuto finalmente esternare ai rappresentanti del Governo la medesima impotente rabbia per lo stesso identico motivo: il cospicuo taglio delle provvidenze finanziarie alle Istituzioni Regionali.
Per contro, stamane, siamo venuti a conoscenza che Codesta Amministrazione, sta allestendo i baccanali dell’Estate Capoterrese sperperando, per l’ennesima volta e nel breve volgere d’una nottata una cappellatta di alcune decine di migliaia di euro per il “cantante di grido” (vox populi insinua, per dirla alla Guccini, possa essere uno di “quei colleghi cantautori eletta schiera che si vende la sera per bel po’ di milioni” rispondente al nome di Francesco Baccini.
L’artista ligure, probabilmente, al pari di taluno che negli anni lo ha preceduto nei circenses estivi capoterresi, probabilmente salirà annoiato sul palco, forse a stento saluterà gli astanti, cincischierà qualche motivetto e infine, con portafogli rigonfio, abbandonerà la scena tra il tripudio di una folla composta in gran parte da forestieri che, grazie alla dissennata magnanimità di Codesta Amministrazione, fruirà d’uno spettacolo a sbaffo, ingurgiterà vivande e bevande loro fornite da una pletora dei cosiddetti ambulanti “Caddozzoni”, anch’essi di esclusiva provenienza forestiera, forse irrorerà qua e là d’urine, di certo lascerà abbondante spazzatura da smaltire ed infine, paga dell’orgasmo canoro, farà ritorno alle diverse comunità di provenienza, pubblicizzando, urbi et orbi, che il paese di Bengodi, quello dello spasso a gò-gò, si trova collocato sul Golfo di Cagliari nello spazio compreso tra il Bacutinghinu e la foce di Maramura.
Vi è un antico adagio recitante più o meno che “Se Sparta piange, Atene di certo non ride.”. Un sintetico ma illuminato modo di affermare che due entità distinte patiscono il medesimo disagio.
Oddio! Ma se Comuni e Regioni e addirittura l’universo mondo sociale all’intorno piangono ed imprecano contro la scure governativa per il cospicuo taglio delle provvidenze finanziarie, come mai la nostra Amministrazione comunale non é accomunata all’italico pianto ma continua allegramente a spendere e spandere quasi fosse un emirato arabo che trasuda oro nero da ogni poro della crosta terrestre?
Ma vuoi vedere che ai nostri “ingenui” e “creduloni” amministratori qualche buontempone ha dato ad intendere che, la Premiata Ditta Berlusconi & Tremonti, nella manovra finanziaria, abbia inserito una postilla ad hoc che esenta solo la nostra Capoterra dal salasso governativo e Marongiu & company se la sono bevuta tutta d’un sorso quasi fosse uno schiumoso e glaciale boccale di birra in un torrido ed afoso pomeriggio d’estate?
Purtroppo ben sappiamo che, questa fantomatica esenzione sarà soltanto, per dirla con Shakespeare, un sogno di una notte di mezza estate.
E allora, se non esistono esenzioni di sorta per la nostra comunità, come mai i nostri Amministratori, a guisa di dissennate canterine cicale, continuano a scialacquare il Bene Pubblico ostinandosi irresponsabilmente, anche per la prossima estate, ad infilare in rapida e copiosa successione nel gracchiante Juke Box dell’Estate Capoterrese le restanti ultime monetine d’una ormai risicatissima dote amministrativa?
Chi Vi parla, colleghi consiglieri é uno che, per qualche verso, appartiene anche al mondo dello spettacolo e non é di certo contrario alle manifestazioni canore, teatrali o di arte varia.
Piuttosto è contrario, per rispetto per quella gran parte delle persone che si dannano l’anima per sbarcare il lunario, alle spese dissennate, ai soldi buttati al vento.
Chi governa é normale che debba spendere, ma ha dovere di spendere bene, soprattutto se ambisce, come dovrebbe ambire, ad una patente di Buona Amministrazione.
In località limitrofe alla nostra, attenti Amministratori ormai da vecchia data nel periodo estivo, con intelligenti ed efficaci accorgimenti, allestiscono un variegato cartellone di spettacoli di tutto rispetto, non privo di stelle di giusta grandezza e indubbiamente per quantità e qualità di gran lunga superiore a quello nostrano.
V’è però un sottile ma decisivo distinguo nel loro operare: gli spettatori, seppur con prezzi nazional-popolari, pagano per lo spettacolo di cui fruiscono. Risultato: l’Amministrazione risparmia ed é addirittura in grado di offrire più spettacoli con costi di gran lunga inferiori.
Qui da noi é davvero improponibile che ai nostri concittadini, previa esibizione di un documento di residenza venga concesso un pass gratuito d’accesso agli spettacoli ed invece ai numerosissimi “forestieri” (che in occasione delle performances degli artisti di grido solitamente sommano ad un abbondante 70% del pubblico presente e che concretamente alla nostra comunità portano utilità economiche pressoché pari allo zero e rifiuti a dismisura) si chieda di corrispondere il giusto prezzo d’un biglietto?
Seguendo tale procedura, riteniamo possiate convenirne tutti, di fatto, anche qui da noi l’Amministrazione spenderebbe di meno, forse anche meglio potendo innalzare di rimbalzo anche il livello degli artisti in cartellone.
Attendiamo, pur sempre in nome e per conto dei nostri concittadini, che, chi di dovere chiarisca in modo esaustivo questa strana condotta amministrativa e ne dia doverosa e credibile giustificazione. Abbiamo una certezza: non lo farà mai.
Questo è abbastanza ma come sempre non è tutto. Dovere ci imporrebbe di riparlare purtroppo del tanfo dell’impianto di compostaggio, di sporcizia urbana ed extraurbana, di viabilità alla canna del gas.
Ne tratteremo comunque a breve. A Voi tutti un grazie per la Vostra più o meno cortese attenzione.
Il Consigliere
Franco Bayre