Che dire su questo Bilancio Consuntivo 2008 che avete sottoposto al nostro vaglio per una eventuale approvazione?
Ci avete comunicato, tramite l’Assessore al Bilancio, la dott.ssa Veronica Pinna, che non è stato sforato il Patto di Stabilità: ne prendiamo atto e Vi riconosciamo giusto merito per tale virtuoso risultato.
Ma di certo, per doverosa obbiettività, non possiamo far passare per oro colato tutto il resto, soltanto perché, come da voi affermato, è stato salvaguardato il Patto di Stabilità.
In altre occasioni abbiamo evidenziato e ribadiamo oggi che, in merito a questioni economiche, la virtù non sta nello spendere poco, quanto piuttosto nello spendere bene.
Purtroppo Codesto Esecutivo, per incontrovertibili evidenze, non ha speso bene: spesso nel futile ha speso tanto, nell’utile, di gran lunga, meno e sovente a sproposito.
Quanto noi affermiamo, è peraltro certificato da evidenti situazioni di disagio tuttora in essere nella nostra comunità, situazioni che sono logica derivazione di miopi e talvolta stolte scelte amministrative.
Il Sindaco Marongiu, nel suo programma elettorale (che serbiamo in saccoccia per buona memoria), pontificò di aggregazione sociale, decentramento dei servizi, impulso turistico da corroborare con adeguate azioni di sostegno, etc. etc.
Belle parole,…ma, a conti fatti, i risultati ?
Giusto nella precedente assemblea consiliare, Vi abbiamo significato che il decoro urbano è di scarsa qualità e che, a tutt’oggi, permangono incurie ed omissioni risalenti non solo a questo, ma addirittura al precedente evento alluvionale.
Lordure, sozzerie, indecorosità si vogliono riservare ai malcapitati turisti che si avventurano nel nostro territorio? E’ davvero questa la prospettiva turistica?
Giusto in altre assemblee consiliari, abbiamo evidenziato che allocare, come da Codesto Esecutivo e dal similare precedente è stato fatto, una piscina, un palazzetto, un centro sanitario a ridosso della montagna, tenuto conto della variegata frammentazione residenziale nel nostro territorio, è certificazione di una illogicità, ottusità ed irrazionalità amministrativa che si commenta da sola e che bestemmia al cospetto del decentramento.
Altro che decentramento dei servizi!
Tali scellerate opzioni, oltre al madornale incasinamento di una viabilità nel centro storico sempre più prossima all’asfissia, priveranno di fatto, per evidenti storture logistiche e temporali, gli abitanti delle zone cosiddette residenziali, dalla costante fruizione di siffatti servizi.
Invero è possibile dotare ognuna delle diverse zone residenziali del nostro territorio di un piccolo parco giochi con altalene, saliscendi, cavali a dondolo et similari, ed è altrettanto possibile innestare in esse “francescani impianti” che risolvano seppur in parte la necessità di spazi aperti per attività ludico-sportive.
Ma è assurdo e nondimeno impossibile, soprattutto per gli esorbitanti costi finanziari che ne derivano, dotare, ognuna delle zone residenziali a mare e quelle collinari, di un altro palazzetto, di un’altra piscina, di un altro parco urbano quali quelli allocati o allocandi nel cosiddetto “centro storico”.
E allora, se non è possibile tale duplicazione, perché non si è optato di costruire tali megastrutture in una zona di assoluta baricentricità, ovvero giustamente equidistante dalle zone residenziali e dal centro storico, ubicazione che permettesse all’intera popolazione capoterrese, non solo di poter fruire in modo organico e completo di siffatti impianti, ma di acquisire consequenzialmente, per continua ed ecumenica frequentazione, la necessaria ed urgente aggregazione sociale?
Signori della Maggioranza, ritenete davvero che possano essere catalogati come errori veniali, quisquilie, leggerezze di poco conto tali dissennate scelte?
Siffatte strutture, se attuate con raziocinio e lungimiranza, si sarebbero rivelate intelligenti investimenti sociali, invece, di fatto, altro non sono che miserevole ed abbondante sperpero di denaro pubblico invero inutile a risolvere necessità e problematiche tuttora vigenti.
Noi, per intima convinzione e credo politico, riteniamo che non si possa prescindere, come sinora è stato fatto, dalla diretta compartecipazione degli utenti finali, ovvero dei cittadini, per gli indirizzi, per i progetti, per i programmi, per gli investimenti di colossale portata, quali quelli che abbiamo menzionato.
Occorre, se davvero si vuole concretizzare una buona amministrazione della cosa pubblica, che il pubblico, ovvero la gente, venga coinvolta e resa partecipe nella costruzione di un futuro più o meno prossimo. Anziché dividere è necessario condividere.
Ma una Maggioranza che è arrogantemente sorda persino a qualsiasi giusta sollecitazione di chi, come colui che Vi parla, è Minoranza consiliare (e purtroppo, come anche stasera, in numerica solitaria azione) e al Vostro cospetto s’impegna con passione e veemenza per finalizzare il bene comune, figuriamoci se può prestare ascolto alle “lontane voci” della gente.
In conclusione: è onesto ammettere che il tragico evento alluvionale del 22 ottobre abbiamo pesato e non poco sulla Vostra azione amministrativa, ma è altrettanto onesto ribadire, come già fatto che tale evento, spesso e volentieri, è assurto, per Vostra semplice comodità, a buon coperchio per una miriade di pentoloni contenenti scarsa e disattenta amministrazione del Bene Pubblico.
Pertanto, proprio e solo in virtù della “scusante alluvionale” anziché esprimere, come meriterebbe la Vostra condotta amministrativa testé denunciata, il nostro voto di assoluta contrarietà al Bilancio Consuntivo 2008 che stiamo vagliando, opteremo per una “misericordiosa” astensione.
Grazie per la Vs. cortese attenzione.
Il Consigliere
Franco Bayre