Capoterra si stringe attorno alla propria squadra dopo le terribili settimane successive alla tragica alluvione. Si inizia, infatti,con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime e con un applauso del solito numeroso pubblico a suggellare fratellanza e senso comunitario.
Giallorossi locali che vengono schierati da Ramiro Cassina con una formazione ancora una volta inedita: fuori per infortunio i soliti Gambula e Claudio Pinna, a cui si e’ aggiunto Alessio Demontis. L’allenatore italo-argentino, inotre, lascia in panchina Garau e Bousmina proponendo dall’inizio Cappai e Gutierrez in qualità di centri e Carlo Atzori nel ruolo di estremo.
La partita prende da subito una piega favorevole per i padroni di casa: al 7° è il capitano Meloni a schiacciare in meta dopo una insistente azione degli avanti con Lisandro Arbizu che non trasforma. Un errore del Capoterra nella linea mediana, due minuti dopo, consente alla Bassa Bresciana di portarsi immediatamente in parità grazie all’ala Sangregorio. E’ proprio da quel momento, però, che la concentrazione e determinazione del Capoterra migliorano costantemente: i sardi si riportano in vantaggio prima con un calcio di punizione al 14° e poi con una meta al 18° (realizzata e trasformata) da Arbizu, oggi uomo del match e trascinatore della compagine sarda.
La Bassa Bresciana tenta di riportarsi in partita al 31° quando, con l’apertura Piscitelli (poi uscito per infortunio), trasforma un calcio di punizione assegnato da bravo arbitro Grillo. Capoterra vuole chiudere il primo tempo con il punto di bonus in tasca e grazie ad un preciso inserimento di Baire, al 33°, realizza una bella meta che Arbizu trasforma. Il primo tempo si chiude con il risultato di 22 a 8 per i locali, che, nel frattempo, al 36° e al 38° minuto, accumulavano due cartellini gialli costringendo fuori dal terreno di gioco Meloni e Ajello, in compagnia di Beluatto della Bassa Bresciana.
Il secondo tempo inizia con un assetto degli avanti capoterresi diverso ma più equilibrato e produttivo, soprattutto nelle mischie ordinate: una migliore qualità dei palloni giocabili, infatti, riusciva e mettere in moto la velocissima linea dei trequarti che realizzava due mete in 5 minuti: al 3° e all’8° con Pirastu e Queirolo, quest’ultima trasformata da Arbizu.
Da quel momento in poi la partita sembrava conclusa ma, pradossalmente, il rugby giocato migliora ed anche la Bassa Bresciana mostra qualità e determinazione rimanendo in partita fino alla fine quando, al 37° Vitali portava a 13 il bottino della propria squadra. Nel frattempo, però, c’era stata la seconda meta personale di Pirastu per il Capoterra assieme a due espulsioni temporanee a danno di Angelo Pinna e Farigu.
La partita finisce 39 a 13 per il Capoterra, apparso brillante solo a tratti ma senz’altro meritevole e positivo. Unica nota stonata la troppa indisciplina (quattro espulsioni temporanee per i giallorossi di Capoterra) e qualche svarione di troppo nelle rimesse laterali e in difesa.
Alla fine tutti contenti, per il risultato e per la nuova classifica che proietta la squadra ai vertici della classifica: per Cassina ci sarà ancora da lavorare, soprattutto per confermare brillantezza e disciplina, ma la strada è quella giusta.
ANTONIO “PISELLO” PISANO
ASD Amatori Rugby Capoterra